
Sono terminate nella tarda mattinata di oggi (26 settembre) le operazioni di rimozione della Taranis, barca a vela di 8 metri battente bandiera francese, arenatasi qualche giorno fa nella spiaggia della Lecciona, tra Viareggio e Torre del Lago. Ad annunciarlo è la Capitaneria di porto di Viareggio.
Nel tardo pomeriggio di domenica (17 settembre), una telefonata alla sala operativa della Capitaneria di Viareggio, aveva segnalato la presenza di una barca a vela in balia del mare in burrasca, disalberata e parzialmente capovolta. Immediatamente, erano scattate le operazioni di ricerca e soccorso di eventuali naufraghi con l’impiego di due motovedette della Guardia Costiera, il cui intervento aveva fortunatamente scongiurato la presenza di persone a bordo. Il personale a terra della Capitaneria era riuscito a raggiungere la barca, inclinata su un lato, e ad aprire la tuga che risultava chiusa con un lucchetto. Dai documenti rinvenuti all’interno, i militari sono risaliti alle generalità del proprietario, un cittadino francese di 50 anni residente a Nizza. Rintracciato, l’uomo aveva dichiarato che si poteva verosimilmente supporre che la barca si fosse disancorata dalla rada di Villefrenche sur Mer, nei pressi di Nizza, alcuni giorni prima, costringendolo infatti a presentare denuncia di smarrimento alle autorità francesi.
Dopo aver espletato tutte le pratiche tecnico amministrative necessarie, questa mattina intorno alle 10, sono iniziati i lavori, coordinati dalla sala operativa della Capitaneria di porto. Inizialmente, l’unita navale è stata sollevata con un autogru e posizionata di nuovo in acqua. Quindi, una volta verificata, con l’ausilio di un operatore subacqueo, l’assenza di vie d’acqua e garantita la galleggiabilità, sono iniziate le procedure di rimorchio verso il porto di Viareggio. Nel primo pomeriggio il termine delle operazioni, con l’alaggio in sicurezza della barca nella banchina Lenci della darsena di Viareggio. In assistenza, una motovedetta della Guardia Costiera.
Il tempestivo intervento della Capitaneria di porto e delle ditte specializzate coinvolte, ha permesso la rapida rimozione dell’unità spiaggiata, evitando potenziali inquinamenti all’ambiente marino circostante ed ha restituito alla libera fruizione la porzione di litorale interessata.