
Una villa immersa nel verde delle colline lucchesi, dove si stava realizzando un vero e proprio parco attrezzato, con piscina, impianti sportivi, uno spazio giochi per bambini e perfino un ‘anfiteatro’ con gradinate in pietra, con seduta in tavelline di cotto. Un contesto esclusivo e mozzafiato, per un cantiere assai ambizioso e che in parte erano stati autorizzati ma che, stando alle contestazioni, sarebbero stati realizzati in difformità ai permessi e al parere della commissione paesaggio del Comune di Lucca. E’ quanto contestato ai titolari della struttura dai carabinieri forestali di Lucca che hanno fatto sospendere i lavori, ormai in fase di ultimazione.
Un episodio clamoroso, per l’entità dell’abuso stesso, scoperto tra San Michele in Escheto e San Lorenzo a Vaccoli, a sud della città. Due i ‘blitz’ dei militari, impegnata mensilmente a verificare episodi di abusi edilizi o comunque di lavori non conformi alle autorizzazioni. Nel caso in questione, tra l’altro, è emersa anche, secondo le contestazioni degli agenti, una difformità rispetto alle prescrizioni date dalla commissione comunale per il paesaggio, che aveva prescritto per le pavimentazioni esterne della villa (della piscina e della fontana) la pietra arenaria. Materiale che, invece, non sarebbe stato utilizzato.
Durante il primo sopralluogo che risale al 5 settembre scorso, i carabinieri forestali hanno scoperto che all’esterno della villa era stata realizzata anche una casetta in legno, corredata di una torretta a tre piani e due terrazzi, oltre che una strada cementata al grezzo per collegare questo manufatto al viale principale del parco, da cui si accede poi alle altre aree finite nel mirino e i cui lavori sono stati sospesi. Il grosso degli abusi è al centro di un verbale elevato dagli agenti della polizia municipale qualche giorno dopo, l’8 settembre scorso. In questo caso tuttavia impossibile sospendere i lavori, perché gli abusi erano già compiuti. I militari, infatti, hanno contestato la realizzazione di una palestra all’aperto di 64 metri quadrati circa, con la pavimentazione in gomma. A questo si sono dovuti aggiungere anche un parco giochi per bambini di 148 metri quadrati e un chiosco in legno prefabbricato, posizionato sul lato a ovest della piscina. Abusiva, secondo le contestazioni anche una fontana in muratura rivestita in travertino e il ‘piccolo’ anfiteatro a gradoni.
Ma la lista degli abusivi non finisce qui e anzi si allunga con un pergolato con 6 pilastri portanti e un locale ripostiglio che è stato trasformato in cucina. Completa il quadro l’impianto di illuminazione lungo i viali e le stradine del parco e la realizzazione del parcheggio.