
Gli appalti per il servizio di bidelleria nelle scuole a Lucca e Capannori finiscono nel mirino di Uil Trasporti e in particolare di Simone Marsili e Massimiliano Bindocci che mettono in luce una situazione tutt’altro che rosea. Al punto di rasentare il paradosso come il caso di una bidella che “ha ricevuto uno stipendio di 2 euro a fronte di 20 ore lavorate”. E’ la denuncia che fa il sindacato: il caso della donna pagata due euro a Capannori, secondo Uil Trasporti, non è un caso isolato: “Queste lavoratrici – affermano i sindacalisti – sono sottoposte a trasferimenti continui e a questi trattamenti economici: abbiamo segnalato i casi all’ispettorato del lavoro ma siamo pronti a rivolgersi anche al prefetto”. “La scuola lucchese – affermano infatti – è in condizioni tutt’altro che serene: in questi giorni si leggeva che erano state assegnate 1600 cattedre, ma al di là che anche lì non è tutto oro quel che luccica, come è emerso a Pietrasanta e a Viareggio, oltre che in altri casi in diverse zone della provincia, uno dei problemi più grossi irrisolti resta la gestione degli appalti, a partire dalla bidelleria (sorveglianza e pulizie)”.
“Parte del servizio di bidelleria a Lucca – aggiungono i sindacalisti – da diversi anni è stato assegnato alla Dussmann, che nel comune di Lucca e Capannori lo ha sub appaltato alla Coop Auriga di Bari. La situazione vede attualmente oltre 60 persone, quasi tutte donne, assunte a 30/36 ore settimanali, ma lavorarne circa la metà e riscuotere ancora meno.Inoltre devono sottostare a trasferimenti, orari spezzati, e continui ordini di servizio. Quando fu fatto il passaggio, fu fatta una banca ore per supplire ai tagli delle ore di sorveglianza con lavori di piccola manutenzione, ma questo meccanismo a Lucca non ha mai funzionato. Perché? Intanto i fondi del progetto Scuole Belle non sono arrivati in misura adeguata e con continuità, poi a livello locale i dirigenti scolastici locali non hanno creduto opportuno investire in questa scelta, nonostante le sollecitazioni. Ci fu anche un incontro con i dirigenti scolastici e la Buonriposi, ma le conseguenze non si sono viste. Addirittura la azienda Auriga ha smesso di erogare la banca ore, fregandotene degli accordi, poi ha cominciato a mandare le persone in missione in Garfagnana e in Versilia, ora addirittura ha dichiarato che tratterrà sugli esigui stipendi 50 euro al mese. Proprio ieri una lavoratrice ci ha chiamato per aver riscosso a Capannori 2 euro di stipendio per oltre 20 ore lavorate”.
“Abbiamo come Uil – aggiungono i sindacalisti -, denunciato tutto all’ispettorato, e chiesto diverse volte all’azienda l’incontro, ma l’azienda Auriga da mesi non ci ha dato nessun incontro, pertanto unitariamente ricorreremo al Prefetto attivando la procedura di agitazione nei servizi essenziali, ma consapevoli che anche questo meccanismo è poco efficace. Dovrebbe essere il Ministero e la politica locale a isolare certi comportamenti e non ridurre gli appalti a luoghi di sfruttamento. Ma vedere 60 persone, tutte di Lucca e che lavorano qui da decine di anni, messe in ginocchio da un sub appalto proprio,nel mondo ella scuola fa riflettere, sia per la poca attenzione ad un servizio,scolastico, delicato come le pulizie e la sorveglianza dei nostri bambini nelle scuole materne e nelle elementari, sia per la assoluta incapacità del Sistema pubblico di fermare certi fenomeni. Le nostre bidelle in appalto meritano rispetto, ed un salario adeguato dopo oltre 30 anni, molte vengono dalla Ex Lsu, e non l’indifferenza delle istituzioni, dal ministero ai vari dirigenti scolastici e dalla incapacità di fermare con le leggi attuali chi se ne approfitta”.