Un gioco con il nonno finito in tragedia

21 ottobre 2017 | 13:38
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Un gioco con il nonno finito in tragedia

“E’ sempre stato un uomo molto attento e preciso, è terribile pensare come possa sentirsi adesso”. A Gragnano tutti lo ripetono come un mantra: “Giovanni, il nonno del piccolo Francesco morto così tragicamente, è un uomo straordinario, conosciuto e amato da tutti in paese”. Dove soltanto qualche mese fa hanno voluto festeggiare i 70 anni del ’Cavalieri’, il soprannome di Giovanni Pasquinelli, l’ex coltivatore direttore e che per hobby in passato allevava volatili per la caccia a cui ieri il bambino è scivolato dalle braccia (Leggi).

Nessuno lo ha più visto da quelle terribile ore. Soltanto qualche vicino racconta di essere accorso e di averlo visto sconvolto. “Una persona adorabile e amata da tutti”, ripete chi lo conosce al bar del paese. Impossibile descrivere cosa possa esserci adesso nel cuore e nella mente di quel nonno, coinvolto, senza avere avuto altra colpa che quella di far divertire i suoi nipotini, in una così tragica fatalità. Era arrivato a casa della figlia all’ora di pranzo, dalla sua abitazione che si trova nei pressi dell’hotel Country Club. E aveva portato i suoi nipoti all’aria aperta, per godersi un po’ di sole autunnale. Invece, quel quadro di serenità è stato per sempre cancellato da un dolore che sarà molto difficile lenire.