
Bulldog, tutti liberi per prescrizione ma l’impianto accusatorio è rimasto in piedi. E’ quanto emerge dalle motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione che ha mandato assolti i tredici tifosi del gruppo ultra di destra Lucca Bulldog (Leggi l’articolo). Gli stessi, però “usavano la tifoseria organizzata – scrive la Suprema Corte dichiarando tuttavia la prescrizione dei reati – come “mero schermo” e, tramite violenza e minacce, per “imporre la propria supremazia sugli altri gruppi di tifosi della Lucchese, sia, soprattutto, per colpire alcuni avversari politici” della sinistra. “Tale struttura – prosegue il verdetto – apparentemente rivolta alla organizzazione del tifo, veniva in realtà strumentalizzata per porre in essere comportamenti di tipo ”squadristico”, caratterizzati da agguati, inseguimenti ed aggressioni nei confronti degli avversari politici”.
“Appartenenti ai Bulldog, tra il 2006 e il 2007 – ricorda la sentenza 49030 depositata oggi dalla quinta sezione penale presieduta da Maria Vessicchelli e relativa all’udienza svoltasi lo scorso 17 luglio – hanno inseguito e picchiato selvaggiamente giovani di Lucca, uno dei quali colpevole di aver partecipato a una festa multietnica dopo averli isolati, in alcuni casi inseguendoli in auto e facendoli andare fuori strada o a schiantarsi contro alberi o altri veicoli”.
Ad avviso della Cassazione, dal compendio probatorio, “è emersa una struttura organizzativa, connotata dall”esistenza di un ”capo” pacificamente riconosciuto, Andrea Palmeri, e dalla stabilità del vincolo, essendo stato il gruppo fondato nel 1998 con finalità essenzialmente ”sportive”, per poi orientare la propria azione nell’affermazione dell”ideologia nazifascista (come documentato dai molteplici ed eloquenti sequestri di materiale inneggiante a Mussolini e ad Hitler, di manganelli, bandiere naziste), e nell’esercizio della violenza e dell’intimidazione, sia negli stadi sia all’esterno, nei confronti dei gruppi politici ritenuti avversari”.
Alcuni degli imputati dovranno comunque, anche se parzialmente e per alcuni capi di accusa, risarcire le vittime degli agguati per cui erano stati condannati nei precedenti gradi di giudizio. Alcune di queste riportato lesioni gravi come traumi cranici e fratture scomposte, perchè la Cassazione ha fatto salva la prescrizione agli effetti civili.
I Bulldog, che in curva esponevano lo striscione Diffidati nessuna resa, erano stati condannati dalla Corte di appello di Firenze il 21 gennaio 2014 con una decisione che, sostanzialmente, confermava le pene decise dal tribunale di Lucca il 14 gennaio 2011. Al ”generalissimo” Andrea Palmeri, livornese, erano stati inflitti cinque anni e sei mesi, quattro anni e sei mesi a Giacomo Baroni e Davide Giovannetti, quattro anni a Francesco Preziuso e Adam Alexnader Mossa, tre anni a Andrea Di Vecchio, Andrea Vanni, Lorenzo Pucci e Mirko Santucci, due anni e undici mesi a Daniel Fratello, due anni e dieci mesi a Alessandro Frediani, due anni a Francesco Venturini. La Cassazione ha poi annullato le sentenze per intervenuta prescrizione.