Lucca Sicura, il portale si estende a tutte le frazioni

Un nuovo portale dedicato alle segnalazioni dei cittadini riguardanti problemi legati alla sicurezza e al decoro urbano, per combattere la proliferazione di notizie non veritiere o inutili allarmismi. Un sistema che possa essere strumento attendibile per migliorare l’attività delle forze dell’ordine. Questa è l’idea alla base del progetto www.inallerta.it, portale sviluppato all’interno del progetto Lucca Sicura, promosso dall’amministrazione Tambellini e finanziato dalla Regione Toscana come intervento pilota a favore delle politiche locali per la sicurezza urbana. Il portale, lanciato in via sperimentale sulla sola frazione di San Vito sarà adesso attivo su tutto il territorio del comune di Lucca. La nuova versione del portale è stata presentata questa mattina (27 ottobre) a palazzo Orsetti dal sindaco Alessandro Tambellini, dall’assessore alla sicurezza Francesco Raspini, dal presidente dell’Associazione più informati più sicuriLodovico Poschi Meuron, da Ettore Nieri amministratore del sito web e da Ilaria Rapetti di Simurg Ricerche, partner del Comune in questo progetto.
La finalità principale del progetto è il coinvolgimento dei cittadini nelle politiche della sicurezza, incrementando la socialità, la rete e il senso di comunità in grado di fare muovere anche piccole azioni di aiuto e sostegno reciproco propedeutici ad un’adeguata opera di sorveglianza spontanea della città. Per lasciare le segnalazioni occorre registrarsi al sito; questo, in caso di necessità, consente alle forze dell’ordine di poter avere un contatto diretto con l’utente ma sarà garantito anche l’anonimato per tutelare la privacy di chi comunque decida di fornire informazioni di pubblico interesse.
“Si tratta di un progetto sperimentale in cui crediamo molto – ha esordito l’assessore Raspini -. Oggi, sui social molte persone lanciano segnalazioni, organizzano presidi, procurano allarmi e lo fanno in maniera incontrollata. L’idea, che abbiamo trovato apprezzabile, è quella di costituire un portale dedicato a questo tipo di segnalazioni, con una policy molto precisa su quello che può o non può essere pubblicato. Lo sviluppo del portale è avvenuto anche grazie al contributo delle forze dell’ordine che hanno dato delle indicazioni e dei suggerimenti importanti”.
“Caratteristica principale è la moderazione – prosegue Raspini -. Le segnalazioni saranno oggetto di un filtro da parte dei volontari dell’associazione Più informati più sicuri. Abbiamo voluto raccogliere questa idea arrivata da un soggetto privato perchè crediamo che possa essere un’utile fonte per il lavoro delle forze dell’ordine. Per la polizia municipale poi, sarà anche qualcosa di più perchè sarà utilizzato come strumento di dialogo, grazie ad un’apposita interfaccia utente, per dare risposte ai cittadini. In questa fase, sui social assistiamo ad una proliferazione di notizie incontrollate. Se, per alcuni aspetti, questa è solo una cosa fastidiosa, per altri può anche essere pericoloso perchè si colpiscono le paure dei cittadini. Questo portale ovviamente non vuole sostituirsi al lavro delle forze dell’ordine ma può avere una valenza importante sia come strumento informativo che operativo”.
“Questo progetto – conclude l’assessore – può rappresentare una buona integrazione del controllo di vicinato. Stiamo collaborando con l’Associazione nazionale del controllo di vicinato alla realizzazione di una app che supporti l’operato dei vari gruppi. A Lucca sono 4 – 5 e l’integrazione tra i due sistemi potrebbe essere positiva. Ovviamente saranno necessari degli aggiustamenti che faremo in corso d’opera. Dobbiamo trovare una massa critica di utenti affinchè il servizio sia davvero efficace”.
“La sicurezza del territorio è un patrimonio comune che si costruisce giorno per giorno, sorvegliando la legalità e stringendosi attorno alle regole e ai valori della comunità. Questo significa non chiudersi nel proprio individualismo ma fare circolare le informazioni, interessarsi del proprio quartiere, stringere legami di vicinato e contribuire alla vigilanza e al lavoro delle forze dell’ordine – ha dichiarato il sindaco Tambellini –. Il Comune ha il dovere di non lasciare soli quanti sono colpiti dai reati come furti e truffe, particolarmente odiosi quando sono perpetrati ai danno delle persone più deboli. Per questo vogliamo fornire ai lucchesi più strumenti possibili di prevenzione, per riconoscere le situazioni di rischio, per sapere cosa fare in caso di pericolo”.
“Con questo portale – ha concluso il sindaco – cerchiamo di chiamare anche i cittadini a sostegno delle forze dell’ordine, tradizionali custodi della sicurezza. Lo abbiamo già fatto con il controllo di vicinato, lo facciamo oggi con questa iniziativa. Anche in questo caso, il cittadino diventa protagonista. Tutto quello che verrà segnalato sarà adeguatamente verificato e preso in cura da chi di dovere. Altra cosa che mi preme sottolineare è che non riguarderà solo la sicurezza ma anche un altro tema caldo come il decoro urbano”.
“Da cittadini, ci siamo resi conto che la situazione sta cambiando – ha commentato Lodovico Poschi Meuron, presidente dell’Associazione più informati più sicuri -. Gli allarmi lanciati sui social non dico che siano eccessivi ma sicuramente non sono fatti nelle forme giuste. Questo portale è una forma più adeguata di partecipazione per i cittadini. Inizieremo già da domani (28 ottobre) a fare azioni concrete, come volantinaggio, per far conoscere questa nuova realtà. Più segnalzioni ci saranno più lo strumento sarà utile per le forze dell’ordine. Le categorie sono state accuratamente selezionate anche grazie al confronto con loro che hanno dato indicazioni precise in merito. Il lavoro di moderazione che svolgeremo noi dell’associazione – ricorda Poschi – sarà a titolo gratuito”.
A spiegare nel dettaglio il funzionamento del portale è Ettore Nieri: “Innanzitutto, voglio precisare che questo portale non si sostituisce ad una denuncia fatta alle forze dell’ordine. Quindi la segnalazione è evidentemente una cosa da fare in un secondo momento. Rappresenta un metodo per condividere, ottimizzare, moderare e geolocalizzare le informazioni. Una volta che sarà diventato di uso comune, diventerà un’importante banca dati”.
Per fare una segnalazione bisognerà collegarsi al sito www.lucca.inallerta.it e registrarsi. Saranno richiesti una serie di dati sensibili, su precisa indicazione delle forze dell’ordine. Dopodiché sarà possible visualizzare una mappa in cui sono geolocalizzate le segnalazioni e, scorrendo in basso, inserirne una nuova. Verrà richiesto di inserire un titolo, l’indicazione geografica, la frazione, una descrizione, l’indicazione del punto esatto sulla mappa, una categoria di riferimento, se disponibile un’immagine e il consenso al trattamento dei dati personali. Le categorie fra cui scegliere sono: abbandono rifiuti, atti vandalici, spaccio, furti, tentativi di truffa, oggetti smarriti/ritrovati, allerta protezione civile, interruzione pubblici servizi, insicurezza stradale. Chi lo vorrà, potrà fare una segnalazione in forma anonima. Le segnalazioni non saranno pubblicate automaticamente ma dovranno passare al vaglio dei moderatori del portale. Attenzione però a non abusare di questo servizio perchè, come ricorda l’assessore Raspini, si può incorrere in tutta una serie di reati che vanno dal procurato allarme alla diffamazione.
Inallerta.it, nella sua versione sperimentale, è stato inaugurato nel marzo 2017 in occasione degli incontri pubblici I venerdì della sicurezza, organizzati nel quartiere di San Vito dall’amministrazione comunale per monitorare le esigenze dei cittadini e fornire strumenti utili all’organizzazione di azioni efficaci di controllo di vicinato e condivisione di notizie. Il progetto, finanziato grazie ad un bando regionale da 100 mila euro, ha previsto varie azioni tra cui: la creazione dei gruppi di controllo di vicinato e lo sviluppo della app per 15 – 20 mila euro, il portale inallerta.it per 15 mila euro, una serie di interventi di riqualificazione e sistemazione di opere di arte urbana nel quartiere di San Vito per circa 35 mila euro, alcuni interventi nelle scuola elementare dello stesso quartiere, ed infine il contributo alla Simurg, partner del Comune per questo progetto.
Luca Dal Poggetto