
Si terrà domani (10 novembre) in tutta Italia, e quindi anche in provincia di Lucca, lo sciopero degli autisti del trasporto pubblico locale “contro le politiche economiche e sociali del governo italiano e dell’Unione europea”. La Confederazione unitaria di base trasporti fa comunque sapere che saranno rispettate alcune fasce di garanzia per permettere a studenti e pendolari di recarsi a scuola o a lavoro. Per quanto riguarda la provincia di Lucca, la fascia di garanzia sarà compresa tra le 5,30 e le 8,30 e tra le 12 e le 15.
“La Cub Trasporti – si legge in una nota – ha da sempre indicato tra le priorità della propria azione sindacale e politica, lo sviluppo di una forma di mobilità sostenibile che integri il rispetto per l’ambiente di cui siamo ospiti, con la vivibilità cittadina in tutte le sue accezioni e la solidarietà verso le fasce economicamente meno fortunate. In quest’ambito, lo sviluppo sostenibile di tutte le forme di trasporto pubblico è peculiarità irrinunciabile per qualunque amministrazione pubblica che intenda perseguire il bene comune a favore dei cittadini che rappresenta. La mobilità pubblica efficiente è una peculiarità che appartiene alle società più evolute e ad una classe politica responsabile. Cub trasporti non intende soccombere di fronte all’atteggiamento individualista e non si stanca di rappresentare un altro modo di vivere la città, più solidale e sostenibile, nel quale la mobilità che privilegia il mezzo pubblico è il simbolo più evidente”.
“Pertanto – prosegue la nota – il tema della mobilità sostenibile nelle aree urbane è di assoluta priorità per il futuro delle nostre città e per lo sviluppo economico e sociale. Riteniamo che una politica strutturale che dia una prospettiva decennale per affrontare il problema della mobilità di breve e medio raggio non è una questione di parte, ma dovrebbe rappresentare una priorità bipartisan dell’intero arco politico italiano. In assenza di tale prospettiva si avranno inevitabilmente gravi conseguenze in termini di impatto ambientale, di produttività e di competitività nel nostro paese, ma anche di qualità della nostra vita. Ulteriori tagli porteranno inevitabilmente nuovi disoccupati. Si deve ripristinare un servizio di trasporto pubblico cittadino efficiente coinvolgendo lavoratori, cittadini e pendolari nelle scelte”.