
Ammalarsi o peggio ancora morire di lavoro: una piaga anche in provincia di Lucca. Lo dimostrano i dati dell’Inail che segnalano una contrazione degli infortuni denunciati che si coniuga tuttavia con l’aumento delle malattie professionali segnalate. Lucca ha un primato negativo per quest’ultima voce, presentando, da sola, un’incidenza superiore alla media regionale: è la fotografia che inquadra la situazione della sicurezza sui luoghi di lavoro in provincia e nel territorio del comune capoluogo. A distribuire i dati – seppur in maniera sommaria, in attesa di un’altra riunione prevista per il 6 dicembre prossimo – è Giovanni Lorenzini, responsabile Inail per la provincia di Lucca, invitato oggi (23 novembre) in commissione sicurezza sui luoghi di lavoro, recentemente istituita dal consiglio comunale.
Sono 7356 i casi aperti – appunto, tra denunce di malattie professionali ed infortuni – al 31 dicembre 2016, per la provincia. Un dato che, per il solo Comune di Lucca, si traduce in 1505 segnalazioni di infortuni e 1713 denunce per malattie strettamente correlate all’attività lavorativa svolta.
“Il 75 per cento circa di esse – commenta Lorenzini – sono di natura muscolo scheletrica. In generale, registriamo una contrazione complessiva delle denunce del 3,7 per cento rispetto al 2015, mentre aumentano i dati sulle malattie aumentano e diminuiscono quelli sugli infortuni”.
Inail ha un “portafoglio” di quasi 32 mila aziende in provincia, corrispondente al 12 per cento complessivo della Toscana. L’istituto gestisce inoltre 16mila rendite (oltre il 15 per cento del dato regionale). “In tutta la Toscana – prosegue Lorenzini – nel 2016 abbiamo ricevuto circa 7mila denunce per malattie professionali: 1713 provengono soltanto dal Comune di Lucca”.
Un dato estremamente indicativo del livello di attenzione e consapevolezza – evidenziano i consiglieri – che permea lavoratori, aziende e servizi Usl. Ma c’è di più: dal 2014 ad oggi, la Provincia di Lucca risulta essere l’unica con un’incidenza delle patologie sul lavoratore pari all’1,4 per cento (rispetto alla media toscana dell’1,2 per cento).
I consiglieri, Massimiliano Bindocci (M5S) in primis, hanno domandato tuttavia di conoscere con maggiore dovizia di particolari il dato sul Comune di Lucca, motivo che spinge a riaggiornarsi alla Commissione del 6 dicembre prossimo.
“Vorremmo anche conoscere le attività – chiedono unanimi – espletate in chiave di prevenzione e sensibilizzazione, dai luoghi di lavoro alle scuole”. per queste ultime, in particolare, è già attivo un tavolo a livello regionale che coordina le singole iniziative locali, con un’attenzione prioritaria al tema dell’alternanza scuola-lavoro. Inail, in provincia di Lucca, si occupa prioritariamente del settore manifatturiero (30 per cento): seguono, molto staccati, l’edilizia (9 per cento) ed il commercio all’ingrosso (9 per cento).
Paolo Lazzari