
La loro tecnica era sempre la stessa: entravano in azione con un’auto “pulita”, spesso con targa straniera, e la utilizzavano per individuare gli obiettivi da colpire. Poi con altre auto rubate agivano nella notte, usandole come arieti per sfondare le vetrine dei negozi e rubare. La banda delle spaccate è stata sgominata dai carabinieri del nucleo operativo della banda di Scandicci che alla gang attribuiscono almeno un furto consumato in Lucchesia, alla tabaccheria Centoni sulla via Pesciatina a Zone.
E oggi (23 novembre), dopo gli arresti del febbraio scorso, sono arrivate le prime condanne. Uno dei componenti del gruppo, 21 anni, romeno, ha patteggiato davanti al gup 3 anni e sei mesi di reclusione. Un suo connazionale, di 28 anni, ha invece patteggiato 3 anni e quattro mesi, mentre altri due presunti componenti della gang, di 19 e 32 anni, hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato. Per un altro, anche lui di 19 anni, gli avvocati difensori hanno chiesto la messa alla prova. In tutto finora gli investigatori sono riusciti ad attribuire ai malviventi almeno 21 colpi tra tabaccherie, bar, distributori di benzina in provincia di Firenze, Grosseto, Siena e Pistoia. Come rilevato da alcuni video estratti dalle videocamere di sorveglianza, la batteria operativa, formata generalmente da 4 persone più un “palo”, dopo aver infranto le vetrate entrava nel negozio e con movimenti studiati e sincronizzati rubava quello che trovava. Ogni componente della banda, secondo i carabinieri, aveva un compito assegnato. Infatti, una volta entrati nel negozio, due dei malviventi rovesciavano in un lenzuolo gli espositori dei pacchetti di sigarette, un terzo membro si occupava di rubare la cassa mentre il quarto complice prendeva i gratta e vinci. Il tutto si concludeva in poche decine di secondi, con ingenti danni anche alle strutture dei negozi presi di mira. In qualche caso furono utilizzati anche tombini per spaccare le vetrine. Come nel caso della tabaccheria Centoni, assaltata attorno alle 4 del mattino del 3 novembre del 2016. I malviventi utilizzarono quell’oggetto per sfondare la vetrina ed entrare all’interno per rubare i soldi del fondo cassa, i gratta e vinci e le stecche di sigarette per diverse migliaia di euro.