A 15 anni aggredisce la madre a colpi di accetta

24 novembre 2017 | 07:30
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A 15 anni aggredisce la madre a colpi di accetta

Un dramma familiare che si è consumato all’alba di stamani (24 novembre) quando un adolescente di 15 anni ha afferrato l’accetta, prendendola dagli attrezzi del padre e l’ha rivolta contro la mamma mentre stava ancora dormendo a letto, infierendo più volte, prima alla testa e poi sul corpo. La donna, 48 anni, è riuscita a disarmarlo grazie all’intervento del marito, ma è rimasta ferita in modo serio. Le sue non sono soltanto ferite fisiche, ma anche nell’anima per le terribili circostanze dell’aggressione. Non è in pericolo di vita, ma è traumatizzata dalla inattesa e furiosa violenza del figlio, che comunque in passato aveva manifestato qualche disturbo e qualche eccesso d’ira. Nulla, tuttavia, che avrebbe lasciato immaginare quello che è accaduto poco dopo le 6 del mattino.

All’arrivo dei soccorritori nella casa di via della chiesa 23esima a San Macario in Piano la scena è stata impressionante. Una donna sanguinante e in lacrime, aggredita in camera da letto in modo tanto violento dal figlio ancora minorenne. Il ragazzo è stato prelevato dalla polizia e portato in questura in stato di fermo per l’aggressione alla mamma, condotta invece al pronto soccorso dell’ospedale San Luca con il codice giallo. Stando ad una prima ricostruzione, l’adolescente, in preda ad un inspiegabile raptus, è entrato in camera da letto dei genitori e si è avvicinato alla madre che stava dormendo, iniziando ad infierire. Un colpo di accetta l’ha raggiunta alla testa, procurandole una ferita fortunatamente non profonda. A quel punto, però, il ragazzo ha continuato, procurando ecchimosi e ferite da arma da taglio su altre parti del corpo della madre. La donna, ricoverata al San Luca, ha riportato ferite giudicate guaribili in 40 giorni. E’ fuori pericolo ma disperata e distrutta dal dolore per l’aggressione subita dal figlio che ama e al quale è molto legata. Un dolore profondo, come è comprensibile, che ha colpito tutta la famiglia.
Gli agenti delle volanti e quelli della squadra mobile di Lucca diretti dal commissario Silvia Cascino stanno cercando di ricostruire, nel massimo riserbo, i risvolti di quello che a tutti gli effetti resta un dramma familiare. Un’altra violenza tra le mura domestiche, che si è consumata a poche ore dalle iniziative contro gli abusi e i maltrattamenti di genere che purtroppo ha avuto come protagonista un adolescente che è stato portato al carcere minorile di Firenze su disposizione della procura dei minori.
Nella villetta dove è avvenuta l’aggressione la polizia è tornata più volte in mattinata, per raccogliere altri elementi e ascoltare di nuovo il racconto del padre, sconvolto per l’accaduto.
In paese la gente è sotto choc. La notizia di quanto era avvenuto si è diffusa rapidamente, lasciando sgomenti gli abitanti del paese, dove la famiglia del quindicenne è molto conosciuta. “Siamo allibiti per quanto avvenuto – raccontano alcuni vicini di casa -: quella è una famiglia di gente tranquilla e perbene. Siamo molto dispiaciuti”. “Fortunatamente la madre non è in pericolo di vita – aggiungono – e le ferite fisiche si possono curare. Quelle che richiederanno più tempo sono le ferite del cuore: non sarà semplice per quella famiglia ripartire, non sono gesti che si dimenticano”.
Stando alle prime ricostruzioni, c’erano stati altri episodi che in  passato avevano fatto preoccupare i genitori del quindicenne, un ragazzo definito problematico. Non era stato facile per la mamma e il papà superare alcune difficoltà nel rapporto con il figlio, piuttosto irrequieto per questioni adolescenziali.
Nulla tuttavia avrebbe fatto pensare che la situazione sarebbe potuta degenerare in questo modo, all’interno di una famiglia che tra l’altro è nota per il suo impegno nel campo del volontariato locale.