Festa non autorizzata, organizzata da gruppi della sinistra antagonista (sugli striscioni si legge lo slogan ‘Il palazzo brucia sempre’) con tanto di occupazione dell’edificio che ospita l’ex Casina Rossa nella notte. In tanti, circa 300 secondo le prime stime, dopo il consueto tam tam sui social partito intorno alle 23,30 di ieri, si sono ritrovati alle porte della città per una festa a base di alcol e musica.
Dell’episodio il gestore dei locali, Maurizio Vangone, ha avvertito la polizia, che si era comunque già mobilitata per gli strani movimenti che si verificavano fin dal tardo pomeriggio nella zona. Fra la nottata e la mattinata c’è stato quindi l’intervento degli agenti che hanno provveduto a liberare l’area dagli occupanti e a identificarne qualcuno. Ora le diverse posizioni sono al vaglio della polizia e del magistrato di turno che decideranno se e quali provvedimenti emettere nei confronti degli occupanti.
Alcuni dei partecipanti alla festa, dopo lo sgombero, sono comunque tornati sul posto, nel quale erano entrati sfondando la porta di ingresso della ex casa del custode ed hanno montato una tenda sul tetto della struttura.
Sul posto il gestore, Maurizio Vangone, che racconta quello che è accaduto nella notte: “Alle 23,30 circa – dice – è stato occupato l’ex ristorante. All’1,30 ho chiamato la polizia che ha identificato alcune macchine che uscivano dai parcheggi. In mattinata poi sono intervenuti identificanto e bloccando delle persone ed hanno sequestrato un furgone. Poco dopo lo sgombero però ho notato che c’era altra gente sul tetto ed altre persone sono rientrate dopo 30 minuti. Attualmente il locale è occupato e della gente è sul tetto che non è praticabile”.
Sempre sui social network si è diffusa quindi una sorta di ‘chiamata’ a sostenere gli ultimi occupanti asserragliati nell’edificio ed è stata annunciata anche un’assemblea per le 16,30. Nel frattempo una festa di compleanno, che si doveva tenere in quei locali, è saltata, fra le proteste del gestore preoccupato per gli arredi del locale e per la responsabilità in caso di eventuali incidenti per le persone presenti sul tetto dello stabile, che non sarebbe agibile. Solo intorno alle 17 il locale è stato lasciato dagli ultimi occupanti, complici anche le temperature rigide e il maltempo.