Maxi rogo alla Rox, scattate le ordinanze nella Piana






Una notte di fuoco a Porcari e oggi l’intera Piana con la paura della nube tossica sprigionata dal rogo. Il maxi incendio scoppiato nella serata di ieri (28 dicembre) alla Rox in via Puccini ha tenuto impegnate per tutta la notte le squadre dei vigili del fuoco. Rinforzi sono arrivati dalla Versilia ma anche da Pistoia, per dare una mano ai pompieri di Lucca che sono riusciti dopo ore di lavoro a riportare sotto controllo il rogo, che però ha provocato danni ingentissimi al deposito di calzature, dove non si è salvato praticamente nulla. La maggiore preoccupazione adesso sono i fumi sprigionati nel pauroso rogo (Articolo, foto e video). Purtroppo i timori hanno avuto una prima conferma. In attesa degli esiti delle analisi sui campionamenti del materiale del tetto, il Comune ha fatto eseguire i primi accertamenti ad un laboratorio privato che ha confermato la presenza di “tracce di amianto”. Una ragione in più per confermare l’ordinanza già firmata in mattinata e ben presto adottata anche dagli altri comuni della Piana che hanno attivato anche gli avvisi vocali e le telefonate nelle case per informare i cittadini.
“In attesa degli esami Arpat che arriveranno purtroppo tra una settimana abbondante – ha fatto sapere il Comune di Porcari -, il sindaco ha dato mandato a un laboratorio analisi della zona di analizzare tre campioni del tetto del capannone andato a fuoco”. Le analisi giunte nel pomeriggio “attestano la presenza di amianto” – si legge in una nota del Comune.
Già ieri sera il sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari, accorso sul posto, aveva fatto attivare il sistema di avviso telefonico di protezione civile, proprio per il sospetto della presenza di eternit sulla copertura del capannone del calzaturificio distrutto dalle fiamme, invitando i cittadini a rimanere in casa con porte e finestre chiuse e ad evitare di uscire se non per motivi di vera emergenza. Nella mattinata poi è arrivata l’ordinanza ufficiale, che i dati del pomeriggio non hanno fatto che confermare.
L’atto è stato l’esito dell’incontro in mattinata al Comune a Porcari tra gli amministratori e i tecnici di Asl e Arpat. Alla fine è stato deciso di adottare un’ordinanza per vietare in via precauzionale, fino a quando non sarà concluso lo spegnimento del rogo e non sarà cessato l’allarme, sulla base dei risultati dei campionamenti e degli accertamenti di Asl e Arpat, comportamenti a rischio. Nell’atto, firmato dal sindaco Leonardo Fornaciari, si dispone anche la chiusura del centro anziani, della biblioteca comunale e dell’asilo nido fino a nuovo ordine.
La decisione è stata assunta dall’amministrazione dopo il confronto con i tecnici di Asl e Arpat e dopo la comunicazione dei vigili del fuoco in cui, confermando che l’incendio è ormai sotto controllo, si annunciava la necessità di altre ore per lo spegnimento e la bonifica. In fumo sono andati materiali vari, tra cui plastica, gomma, pelle e similpelle. In più, si legge nella stessa ordinanza, “presumibilmente” la copertura del capannone “contiene fibre di amianto”. In attesa che siano comunque gli accertamenti a dimostrarlo, il Comune non ha inteso perdere tempo. Nell’ordinanza il sindaco invita “tutta la popolazione residente nel territorio del Comune di Porcari, nonché chiunque a qualunque titolo si trovi a frequentare la fascia di territorio sopra specificata, vista la caduta di ceneri e polveri a seguito delll’evento, ad adottare” alcuni accorgimenti, tra cui: tenere per quanto possibile chiuse porte e finestre. E’ consigliato anche “rimanere all’interno delle abitazioni ed evitare esposizioni all’esterno ed attività ricreative all’aperto” e “lavare accuratamente e abbondantemente prima dell’uso, frutta, verdura ed ortaggi; “evitare di stendere biancheria all’aperto” a causa del rischio di ricaduta delle ceneri, e infine, l’invito a “lavare con acqua balconi,terrazzi e davanzali, ecc”. Il provvedimento è stato adottato anche dai comuni limitrofi: Montecarlo, Altopascio e Capannori dove è a disposizione per chiarimenti la polizia municipale al numero 0583.429060. Alle prescrizioni contenute nelle ordinanze si aggiunge la raccomandazione per quanti in transito con veicoli lungo la strada provinciale 61 Lucchese Romana variante di Porcari a circolare con finestrini chiusi e impianti di areazione disattivati per evitare l’ingresso di fumi nell’abitacolo. A Lucca nessuna ordinanza ma il Comune invita lo stesso alla “prudenza”: “L’amministrazione comunale di Lucca fa presente di non aver ricevuto al momento dagli organi competenti indicazioni tali da dover attuare disposizioni a tutela della salute dei cittadini. Comunque pur prendendo atto che la stima dell’area contaminata e interessata dal deposito di polveri pericolose riguarda solo la zona immediatamente limitrofa all’incendio per un raggio limitato e pur considerato inoltre che la zona interessata non confina direttamente con il territorio del Comune di Lucca, consigliamo di evitare prolungate esposizioni all’aria aperta, soprattutto nelle zone orientali del territorio comunale ove si registra la persistenza di odori derivanti dalla combustione di materiali presenti nell’impianto”.
A rogo estinto, si cercherà anche di capire quali possano essere state le cause dello spaventoso incendio. Quello che finora è stato accertato che all’interno del capannone non c’erano dipendenti al momento del rogo e non sarebbero state trovate tracce di effrazione. Ma la vastità del rogo ha reso molto difficili le prime valutazioni di vigili del fuoco e carabinieri, accorsi sul posto. L’incendio in particolare ha interessato il magazzino nel quale sono stoccate le calzature commercializzate dall’azienda, mentre non sembra – al momento – che siano stati interessati altri locali dello stabilimento.
L’Arpat ha avviato gli accertamenti necessari: “Non è stato possibile accertare – spiega Arpat – l’effettiva natura della copertura del capannone andato distrutto, per questo è stato prelevato un frammento dello stesso per effettuare le opportune verifiche sulla eventuale presenza di fibre di amianto. Le acque di spegnimento dell’incendio sono state raccolte dalla rete esistente nei piazzali dell’impianto e indirizzate verso la fognatura e quindi non c’è stata dispersione in ambiente”. Nei prossimi giorni, ad incendio concluso e con struttura edile in sicurezza, il Dipartimento Arpat di Lucca proseguirà negli accertamenti per individuare quali interventi dovranno essere prescritti al fine di gestire i materiali residui ed indagare la presenza di inquinanti dispersi dall’incendio sul territorio circostante.
Il settore modellistica previsionale di Arpat si è attivato per individuare le aree maggiormente interessate dalla possibile ricaduta delle sostanze rilasciate in atmosfera. A tal fine sono stati acquisti i dati meteo disponibili per la zona.
L’area individuata – indicata nell’immagine, ndr – è da assumersi come “un’indicazione di massima, da verificare con altri eventuali elementi emersi dai sopralluoghi – spiega Arpat – condotti nella zona e dalle informazioni raccolte dai Vigili del Fuoco: è comunque improntata a criteri cautelativi al fine di non escludere anche aree che, in realtà, potrebbero essere state interessate in misura marginale dagli effetti dell’evento”.
E in piena emergenza non sono mancate nemmeno le polemiche. Come quelle sollevate dal consigliere comunale dell’opposizione Riccardo Giannoni che ha accusato il Comune di non aver adottato con tempestività un’ordinanza a tutela della salute pubbliche (Leggi). Accuse che però l’amministrazione respinge con forza: “Nessuna incertezza o ritardo. Il Comune – si spiega in una nota che ricostruisce come si sono svolti i fatti – si è mosso sin dalle 21 di ieri sera, quando il sindaco Leonardo Fornaciari e l’assessore alla protezione civile Franco Fanucchi si sono recati sul posto per rendersi conto di persona di cosa stesse realmente accadendo. I due amministratori sono rimasti sull’incendio fino alle 2 di notte e già alle 22,59 è partito il primo messaggio di Alert System alla popolazione sulle misure da adottare nelle ore immediatamente successive al fatto. Inoltre, le stesse informazioni sono state pubblicate pochi minuti dopo sulla pagina Facebook del Comune e il sindaco ha reso svariate dichiarazioni agli organi di stampa presenti sul posto”.
Nella giornata di oggi, con l’incendio ancora in corso, è stato diramato un secondo avviso Alert System alle 9,27, che ha raggiunto oltre 2 mila famiglie di Porcari. Inoltre, si è costantemente aggiornata la pagina Facebook del Comune con i comportamenti da tenere e lo stesso si è fatto sul sito istituzionale. Alle 10.04 l’assessore Fanucchi ha consigliato i responsabili del nido Alice di sospendere l’attività e rimandare a casa i 5 bambini presenti nella struttura.
Alle 11 sono arrivati sul luogo dell’incendio i tecnici di Asl e Arpat. Dopo un sopralluogo è stata redatta l’ordinanza sindacale, pubblicata intorno a mezzogiorno e diramata a tutti i comuni limitrofi, che in via precauzionale hanno deciso di adottarla a loro volta. “L’ordinanza, concordata con i tecnici di Asl e Arpat – fa osservare il Comune di Porcari -, ricalca in toto i consigli che erano stati già diramati nelle ore successive all’incendio. Il Comune ha dunque operato nel modo corretto pur in assenza di supporto delle stesse autorità alle quali è stata inviata una segnalazione di criticità per il ritardo con cui si sono attivate. Infine, sorprende e lascia dispiaciuti la meraviglia espressa dal consigliere Giannoni per il fatto di aver provato a coinvolgerlo in un evento non trascurabile per il paese. E’ nostra abitudine farlo in circostanze di questo tipo. Evidentemente ci eravamo sbagliati, ma noi continueremo su questa strada anche per il futuro”.
Le foto di Domenico Bertuccelli