Sacchetti per alimenti sfusi, rischio sanzioni

29 dicembre 2017 | 10:47
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Sacchetti per alimenti sfusi, rischio sanzioni

Confcommercio ricorda a tutti gli imprenditori interessati che a partire dalla martedì (1 gennaio) i sacchetti ultraleggeri utilizzati come “sportine” per gli alimenti sfusi (come ad esempio quelle utilizzate nei reparti ortofrutta, quelle che contengono gli incarti con la carne e il pesce, quelle bucate per il pane), dovranno essere di materiale biodegradabile e compostabile. Gli stessi sacchetti dovranno essere ceduti a pagamento e il prezzo di vendita per singola unità dovrà risultare nello scontrino fiscale.

Le sanzioni, in caso di violazione di queste norme, saranno pesantissime: da un minimo di 2 mila 500 ad un massimo di 25 mila euro. Un emendamento alla legge di stabilità, sollecitato dalla Fida (la federazione italiana dettaglianti dell’alimentazione che fa parte del Sistema Confcommercio) e che avrebbe modificato il regime sanzionatorio riducendo a 50 euro la multa in caso di mancata indicazione dell’importo del sacchetto sullo scontrino fiscale, è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto estraneo ai contenuti della manovra. Confcommercio esorta dunque tutti gli imprenditori coinvolti dall’entrata in vigore di questa normativa al suo massimo rispetto, onde evitare multe salatissime. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi agli uffici dell’associazione (referente Nicola D’Olivo – dolivonicola@confcommercio.lu.it- 0583/473135).