Strada colabrodo: proteste alla Santissima Annunziata

30 gennaio 2018 | 10:26
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Strada colabrodo: proteste alla Santissima Annunziata
Strada colabrodo: proteste alla Santissima Annunziata
Strada colabrodo: proteste alla Santissima Annunziata
Strada colabrodo: proteste alla Santissima Annunziata
Strada colabrodo: proteste alla Santissima Annunziata
Strada colabrodo: proteste alla Santissima Annunziata

“La via è in condizioni scandalose. Il Comune non può continuare a fare finta di niente”. Questo l’accorato appello di Marco Acerbi, residente in via della Santissima Annunziata. Una strada che, dopo oltre due anni di mancata manutenzione, afferma Acerbi, si trova in uno stato pessimo. “Una parte è stata tappezzata sotto elezioni – prosegue Acerbi nel suo sfogo -. Ma il tratto che va dal Carrefour alla gelateria Angiolino è invivibile. Non si tratta di una o due buche: la via sarebbe da rifare completamente”. 

La via con il tempo è diventata un’arteria importante: vuoi per il gran numero di case che sono state costruite lungo il percorso, vuoi per l’apertura del centro commerciale Carrefour. Due fattori che hanno influito molto sul traffico della zona. Traffico che ha portato al rapido deterioramento del manto stradale. Lungo il percorso inoltre, si notano diverse “toppe” che sono state messe a conclusione di alcuni lavori di manutenzione all’impianto fognario. Questi rattoppi si sovrappongo allo strato di asfalto originario contribuendo a peggiorare ulteriormente lo stato del manto stradale che è molto sconnesso e pieno di piccoli dossi.
Un’altra signora fa notare che le piogge di questo inverno hanno ulteriormente peggiorato la situazione provocando l’apertura di nuove buche ed il distacco di grossi pezzi di asfalto. Pezzi che, con il passaggio delle auto a grande velocità, vengono scaraventati a bordo strada con grande rischio per pedoni e ciclisti.
“Ho provato ha contattare il Comune tramite Facebook e il sito dell’Urp senza avere risposta – conclude Acerbi -. Sono almeno due anni che la strada è in queste condizioni. Non si può andare avanti così. Per chi come me abita in zona e si trova a doverla percorrere anche quattro volte al giorno, significa anche rovinare le macchine. Una strada messa così male non l’ho mai vista da nessun’altra parte”.