Ucciso dall’auto pirata in Darsena, migliora l’amico

5 febbraio 2018 | 11:32
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Ucciso dall’auto pirata in Darsena, migliora l’amico
Ucciso dall’auto pirata in Darsena, migliora l’amico
Ucciso dall’auto pirata in Darsena, migliora l’amico
Ucciso dall’auto pirata in Darsena, migliora l’amico

Migliorano le condizioni di Fabio Biagini, il 25enne di Sant’Anna travolto domenica notte in Darsena da un’auto pirata, insieme all’amico Andrea Lucchesi, 20 anni, benzinaio di San Macario in Piano, che purtroppo non ce l’ha fatta (Leggi). In questa tragedia che da ieri sconvolge due famiglie è la prima buona notizia. I medici dell’ospedale di Livorno, dove il giovane montatore della Ideal Montaggi del Turchetto, appassionato tifoso della Lucchese è stato sottoposto ieri ad un delicato intervento chirurgico, non hanno ancora sciolto la prognosi ma sono leggermente ottimisti nelle ultime ore.
Fabio sta conducendo una lotta silenziosa per la vita. Ancora non sa che l’amico, invece, non ce l’ha fatta.

A San Macario in Piano, parenti e amici si sono stretti attorno alla famiglia, in particolare al padre Mario, ex vigile del fuoco, e alla mamma Fiorella Checchi, che gestisce il distributore Esso di Pontetetto dove anche Andrea (nella foto a fianco) lavorava insieme al fratello maggiore. “Non ci si può riprendere da tragedie come questa”, ha detto la mamma di Andrea, baciando la sua foto sistemata nel soggiorno affollato di persone che non vogliono far mancare la sua presenza alla famiglia, in attesa che possano essere fissati i funerali.
Contro il pirata della strada che ha strappato per sempre al loro amore il figlio non hanno parole di odio, né di rabbia. Il loro è un dolore composto, silenzioso. Dopo che ieri mattina è esploso al pronto soccorso del Versilia dove hanno detto loro che il figlio non ce l’aveva fatta. Entrambi dopo aver gettato un grido hanno accusato un malore e sono stati riaccompagnati a casa dai parenti. Qui attendono la salma del figlio, per dare l’ultimo saluto ad Andrea nella chiesa di San Macario.
“Siamo in contatto con i genitori degli altri amici di Andrea che si trovavano in Darsena – spiega il padre -, vogliamo sapere le condizioni di Fabio e preghiamo per lui”.
Anche sui social network tutti fanno il tifo per lui (nella foto a fianco), increduli e addolorati per il destino che si è abbattuto sulla comitiva di poco più che ventenni.
Il gruppo di sette giovani di cui facevano parte Andrea e Fabio aveva passato la serata a Viareggio e si era recato in un locale del vialone della Darsena per fare l’ultimo drink. Uscendo mentre andavano al parcheggio, una Lancia Y guidata da Anthony Caturano, 24 anni, di Torre del Lago li falcia. Solo Andrea e Fabio vengono travolti: l’urto è violentissimo perché, ritengono i carabinieri, l’auto andava a velocità sostenuta. Erano circa le 4,45 di domenica notte. L’ora in cui è iniziato l’incubo. I due amici sono stati portati d’urgenza al pronto soccorso del Versilia, con il codice rosso. Le condizioni più preoccupanti erano quelle di Andrea, tanto critiche da consigliare ai medici di attendere prima del trasferimento a Livorno. Così attorno alle 7,30 si fa partire l’ambulanza con a bordo l’amico Fabio, che poi viene ricoverato nell’ospedale della città labronica. Attorno alle 8,30 si tenta anche il trasferimento di Andrea: la centrale del 118 fa atterrare al Versilia l’elisoccorso dove il benzinaio viene portato da un’ambulanza. Una volta a bordo però le sue condizioni peggiorano e muore poco dopo.
Nel frattempo i carabinieri riescono a rintracciare il pirata della strada, risultato poi positivo al test dell’alcol e dei cannabinoidi. Lo arrestano così con le accuse di omicidio stradale e lesioni gravissime.
L’investitore dal gip. Intanto, domani (6 febbraio) alle 12 si svolgerà l’udienza di convalida dell’arresto di Anthony Caturano, accusato di aver travolto e ucciso Andrea e di aver procurato lesioni gravissime a Fabio. Il giovane 24enne di Torre del Lago, assistito dall’avvocato Fabrizio Miracolo, sarà interrogato dal gip Giuseppe Pezzuti.