Doping, presidente Federciclismo dal procuratore

13 febbraio 2018 | 11:06
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Doping, presidente Federciclismo dal procuratore

L’inchiesta sul doping nel ciclismo dilettantistico della procura di Lucca ha avuto e sta continuando ad avere un’eco nazionale. E’ anche per questo che la Federciclismo si è interessata al caso. Il presidente Renato Di Rocco, infatti, ha incontrato questo pomeriggio (13 febbraio) il procuratore capo Pietro Suchan per collaborare alle indagini degli inquirenti. Del resto era stato lo stesso Di Rocco ad annunciare che non avrebbe fatto mancare la sua collaborazione. All’incontro che con Di Rocco era presente anche l’avvocato Fausto Malucci. L’incontro è stato – per stessa ammissione del presidente Fci  Di Rocco molto importante ed essenziale.

La volontà della Fci, ha spiegato, è quella di offrire la massima collaborazione su ogni singolo aspetto. Di fatto, l’obiettivo primario del presidente Di Rocco è quello di ridonare al ciclismo italiano un imprinting potente che si fondi sulla totale pulizia e trasparenza. “Si vuole crescere all’insegna del ciclismo pulito. Un vero e proprio dogma su cui impostare definitivamente il futuro di questo sport. Un futuro che sarà riservato soltanto a quegli atleti che avranno come principio assoluto quello di ottenere risultati senza trovare scorciatoie”.
Terminato il confronto, il presidente Di Rocco prima di rientrare a Roma ha fatto visita alla sede di Amore & Vita Prodir a Lunata, dove è stato calorosamente accolto da patron Ivano Fanini ed il figlio Cristian, team manager del team A&V – Prodir.
“Dare il benvenuto a Renato nella nostra sede è sempre un immenso piacere – spiega Ivano Fanini – oltre ad essere da sempre un caro amico, è un dirigente tra i migliori al mondo. E’ senz’altro l’unico in grado di fare qualcosa di veramente considerevole e tangibile per cambiare in meglio sia il ciclismo italiano che quello internazionale, vista la sua carica di vice presidente Uci. Basti pensare che dall’inizio della sua presidenza (anno 2005)  ad oggi l’Italia ha conquistato qualcosa come 505 medaglie tra Mondiali ed Olimpiadi, ben 73 nel solo anno 2017 di cui 34 d’oro. Un record assoluto per il Coni tra tutte le discipline sportive. Ragione per cui mi auguro che il Coni, nella persona del presidente Giovanni Malagò, possa istanziare da subito ulteriori fondi per aumentare i controlli anti-doping (soprattutto quelli mirati e a sorpresa) in particolare nelle categorie giovanili, juniores e dilettanti”.