


E’ accusato di tentata violenza sessuale nei confronti di una minorenne ed è stato identificato grazie alle telecamere di videosorveglianza del centro storico. L’episodio di violenza risale al 19 gennaio scorso, quando in via Fillungo due giovani, una commessa e una ragazzina di 16 anni, furono molestate da stranieri. Inizialmente si pensò ad uno stesso aggressore, ma la squadra mobile è riuscita a fare luce e a individuare anche il secondo responsabile, quello che cercò di violentare la minorenne conducendola in un vicolo del centro, iniziando a palpeggiarla nelle parti intime. Nessuno intervenne in suo aiuto, ma la giovane riuscì a liberarsi dalla morsa del suo assalitore che si allontanò a piedi.
Un altro inquietante episodio che riaccende i riflettori sugli abusi sulle donne.
Oltre duecento sono state le denunce per reati legati alla violenza di genere, dallo stalking ai maltrattamenti tra le pareti domestiche. Impietosi i numeri dell’ultimo anno forniti dalla questura di Lucca che proprio nel giorno di San Valentino, festa degli innamorati, è scesa in piazza, con i rappresentanti e gli operatori del Codice Rosa, per sensibilizzare la popolazione e spiegare che se è violenza “non è amore”.
Il numero dei casi parla, purtroppo, da solo in Lucchesia, a fronte di un impegno trasversale di forze dell’ordine, istituzioni e Asl a fronteggiare il problema. Sono state infatti per 72 le denunce per atti persecutori: donne perseguitate, pedinate o molestate dai loro aguzzini.
Di più le violenze tra le pareti domestiche o comunque all’interno della coppia: i casi sono stati 88 negli ultimi 360 giorni. Almeno quelli denunciati, perché, e lo hanno anche ricordato gli investigatori, ci sono ancora tantissime donne che non denunciano i loro mariti o compagni.
Le violenze sessuali, fortunatamente, sono in numero inferiore ma è ancora viva in città la eco di un fatto di cronaca che si era verificato lo scorso 19 gennaio in via Fillungo. Furono segnalati due episodi di molestie: il primo ai danni della commessa di un negozio, il secondo nei confronti di una giovane ragazza di sedici anni. L’aguzzino di quest’ultima, un 24enne marocchino, è stato denunciato per tentata violenza sessuale. Inizialmente si era pensato, infatti, ad un unico aggressore. Le indagini hanno invece dimostrato che si trattava di due episodi distinti.
Entrambe le vittime, a pochi minuti l’una dall’altra, chiamarono il 113 perché erano state avvicinate e pesantemente molestate da uno straniero. Era stato per questo che gli inquirenti all’inizio sospettarono che vi fosse un unico responsabile.
Quando la Squadra Mobile fermò il ragazzo nigeriano che aveva molestato la commessa del negozio di articoli per fumatori, si pensò di avere trovato il colpevole anche del secondo episodio ai danni della minorenne.
La giovane vittima, però, escluse che lo straniero fosse lo stesso straniero che poco prima l’aveva avvicinata in via Fillungo e spaventata a morte strattonandola per un braccio nel tentativo di condurla in un vicolo buio.
Gli investigatori, quella stessa sera, acquisirono le registrazioni del sistema di videosorveglianza della città che riprendevano un giovane mentre avvicinava la vittima e percorreva con lei un tratto di strada.
Il passo per l’identificazione dello straniero ha impegnato gli agenti della sezione reati contro la persona della Squadra Mobile per qualche settimana.
Dalle immagini era apparso chiaro che lo sconosciuto, prima di avvicinare la vittima, avesse acquistato degli articoli in un noto negozio del centro. Gli accertamenti sull’acquisto, sulle modalità di pagamento hanno permesso di identificarlo.
Si tratta di un giovane di 24 anni, di origini marocchine, residente a Lucca, titolare di permesso di soggiorno per motivi di lavoro, con pregiudizi di polizia per resistenza, lesioni e ubriachezza molesta. Il ragazzo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lucca per tentata violenza sessuale.
Oggi, nella giornata dedicata agli innamorati, la polizia di stato e personale sanitario del protocollo del Codice Rosa sono tornati in piazza per una nuova campagna di sensibilizzazione contro la violenza alle donne e alle fasce più deboli della popolazione, minori ed anziani; sono stati dedicati dei momenti all’ascolto ed è stato messo a disposizione dei passanti un box dove inserire eventuali segnalazioni anonime.
La questura impiega quotidianamente personale specializzato della divisione anticrimine, della squadra mobile e dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico per la trattazione dei reati di violenza alle donne ai minori e agli anziani; si tratta di agenti preparati all’ascolto che, oggi, hanno lasciato gli uffici per invitare la gente comune a rifiutare quella violenza che si nasconde dietro parole d’amore.