Vaccini, lettera ai presidi: “Nessuno lasciato a casa”

20 febbraio 2018 | 17:49
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Vaccini, lettera ai presidi: “Nessuno lasciato a casa”

Inizia con un fuori programma la lunga seduta del consiglio comunale di oggi pomeriggio (20 febbraio). Ad inizio seduta è stato, infatti, richiesto dal consigliere comunale M5S Massimiliano Bindocci di inserire all’ordine del giorno anche la discussione sui vaccini. La conferenza dei capigruppo decide però di non mettere in discussione questa risoluzione, provocando malumori anche tra un gruppo di genitori che si erano presentati per ascoltare gli interventi. Il sindaco Alessandro Tambellini ha spiegato i motivi del no, perché – ha detto – proprio oggi ha scritto una lettera ai dirigenti scolastici per ricordare la scadenza del 10 marzo per la presentazione della documentazione necessaria.

Ma Bindocci va lo stesso alla carica: “Credo che sarebbe stato un atto dovuto – afferma -: la votazione in Consiglio comunale rispondeva ad un impegno politico. Metteremo questo tema di nuovo all’ordine del giorno, sperando nel frattempo di non dover protestare su qualche caso concreto. Del resto stiamo parlando di allontanare dei bambini da scuola”.
“Anche io non vedevo alcun problema a parlare oggi di questo tema – si è aggiunto anche Fabio Barsanti di Casapound -. Spero che la direzione non sia quella di impedire ai figli di andare a scuola dal 10 marzo”.
Il capogruppo del Pd, Renato Bonturi, prima ancora del sindaco, è intervenuto per spiegare perché non si sarebbe discusso il documento: “La lettera già ottempera alle indicazioni contenute nel documento. Si tratta di temi che stanno a cuore a tutti, il fatto di non lasciare nessuno fuori da scuola è un indirizzo che abbiamo preso già dal 1 agosto”.
“Non serviva questa discussione – ha chiarito anche il primo cittadino -. Oggi ho scritto una lettera ai dirigenti. Perché si avvicina la scadenza del 10 marzo, come termine per la consegna delle documentazioni relative alle vaccinazioni dei figli che frequentano le scuole. Per questo Comune ha invitato le famiglie. L’esigenza di vaccinare deve sposarsi con la continuità della frequenza”.