
La Toscana, con un incidente ogni 1970 abitanti, è la regione con la più elevata densità di incidenti con motorini trainata da Livorno (1/1320), prima in Italia, che precede Lucca (1/1465- 3° a livello nazionale) e Firenze (1/1640 – 4°). Sono i risultati di un’analisi fatta da Das, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale, che per rispondere alle nuove esigenze legate alla mobilità delle persone ha lanciato la soluzione Das in movimento, estendendo le garanzie anche a chi si sposta con hoverboard, segway, bici o qualsiasi altro mezzo.
“Negli ultimi anni – spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di Das – sono cambiate le abitudini e le esigenze di mobilità delle persone e di conseguenza anche i rischi connessi. Purtroppo non sempre gli incidenti sono collegati alla guida di veicoli di proprietà, spesso ci si può trovare coinvolti in spiacevoli eventi anche con auto a noleggio, utilizzando il car sharing, procedendo a piedi, in bicicletta, in moto o sui mezzi pubblici. Se si viaggia all’estero – prosegue Grasso – i rischi si moltiplicano, le normative e le sanzioni previste in caso di violazioni sono diverse in ogni Paese e subentrano inoltre problemi legati alla lingua straniera”.
Secondo l’analisi di Das, gli incidenti con il “cinquantino” sono molto diffusi anche a Prato (1 sinistro ogni 1699 residenti), che è sesta a livello nazionale, Massa-Carrara (1/2060 – 8°) e Pisa (1/ 2115 – nona). A seguire Pistoia (1/2754 – 13esima) e Grosseto (1/2831 -14esima), che precedono Siena (1/4082 -27esima) e Arezzo (1/5309-39esima). Nonostante l’incidenza rispetto alla popolazione sia elevata, in Toscana il numero assoluto di sinistri che hanno coinvolto i ciclomotori si è ridotto tra 2007 e 2016 del 57%, con diminuzioni più elevate a Massa-Carrara (-67%), Pisa (-65%) e Firenze (-64%).
La Toscana è anche la regione dove rispetto alla popolazione si verificano più incidenti con motocarri, 1 ogni 58506 residenti. La provincia più colpita è Lucca (1/23013), che è anche prima in Italia, e in regione precede Livorno (1/56325) e Arezzo (1/57518), rispettivamente all’ottavo e nono posto della classifica nazionale. La densità di incidenti risulta elevata anche a Pisa (1/60130 – 11esima), Massa-Carrara (1/65907 – 15esima) e Firenze (1/67557 – 16esima). Chiudono la classifica Siena (1/89796), Prato (1/126562) e Pistoia (1/145982).
La provincia di Livorno, con un incidente ogni 481 residenti (terza a livello nazionale), è a rischio anche per gli amanti delle moto, come Firenze (1/509), che nella graduatoria nazionale stilata da Das è al quinto posto. Molto più distaccate le province di Massa-Carrara (1 incidente ogni 1.046 abitanti), Lucca (1/1.057) e Pisa (1/1058), che a livello nazionale sono rispettivamente 13esimo, 14esimo e 15esimo. A Prato si è verificato un sinistro ogni 1354 cittadini, mentre a Grosseto (1/1443) e Siena (1/1772) l’incidenza dei sinistri rispetto alla popolazione è stata poco più bassa. Decisamente più bassa la densità nelle province di Arezzo (1/2348) e Pistoia (1/2374).
Chi predilige le passeggiate in bicicletta deve essere particolarmente prudente nella provincia di Prato, che con un sinistro ogni 1.177 residenti si posiziona al 4° posto nella classifica nazionale precedendo Lucca (1/1460 – 12esimo) e Livorno (1/1779 – 14esimo). Risulta elevata rispetto alla popolazione l’incidenza di sinistri che hanno coinvolto velocipedi anche nelle province di Massa-Carrara (1/1920 – 20esimo), Firenze (1/1927 – 21esimo) e Pisa (1/2033 – 23esimo). Das ha rilevato un sinistro ogni 2561 residenti in provincia di Grosseto, che precede Pistoia (1/2561) e Arezzo (1/3671). Meno rischi corrono i ciclisti in provincia di Siena, dove nel 2016 si è registrato un incidente ogni 8.163 cittadini.
A fronte di questi dati e soprattutto di un mondo, quello di oggi, che per esigenze di vita, famiglia o vacanze è in eterno movimento, Das ha compreso l’esigenza di creare un prodotto che sapesse rispondere in modo completo ai nuovi rischi.
“Sono tante – prosegue Grasso – le novità che abbiamo introdotto nella polizza ‘Dad in movimento’, una copertura che non è più vincolata dalla targa dell’auto, ma segue la persona (o l’intero nucleo familiare del contraente), ovunque esso sia. Oltre ad assicurare la difesa nei procedimenti penali derivanti da imputazioni per guida in stato di ebbrezza senza limiti di tasso alcolemico, abbiamo esteso la copertura al mondo interoed ampliato il massimale a 100.000 euro per sinistro, al fine garantire tutta l’assistenza legale e peritale possibile nei diversi gradi di giudizio anche per le cause più lunghe e difficili”.