
La Provincia di Lucca esternalizza le riscossioni e i sindacati vanno in trincea. Cgil, Cisl e Uil non hanno digerito la pubblicazione di un avviso per le manifestazioni di interesse per affidare il servizio di riscossione ordinaria e coattiva delle entrate tributarie ed extratributarie e delle sanzioni amministrative, risalente al 15 marzo scorso.
Lavoratori e sindacati che oggi (22 marzo) si sono riuniti in assemblea contestano “nel metodo e nel merito questa scelta organizzativa e politica” e invitano il presidente Luca Menesini ad annullarlo.
“Il documento pubblicato – spiegano le sigle – oltre che presentare gravi vizi formali e procedurali che ne determinano la nullità amministrativa, manifesta la scelta dell’amministrazione volta a destrutturare un ufficio interno la cui completa esternalizzazione è in netto contrasto con i principi normativi dettati dal decreto legislativo 267/2000 in quanto relativa anche all’attività ordinaria”.
“Questa scelta – vanno avanti i sindacati – risulta ancora più scellerata alla luce della situazione finanziaria dell’ente che vede un disequilibrio di Bilancio di 8 milioni di euro. Le organizzazioni sindacali a tutela di tutti i lavoratori e le lavoratrici della Provincia di Lucca, nonché a garanzia del mantenimento delle condizioni di autonomia e imparzialità per l’esercizio della funzione chiedono a Luca Menesini presidente della Provincia l’immediata revoca dell’avviso pubblicato e la diffusione di un controcomunicato di rilievo mediatico almeno pari al precedente”. Altrimenti “si riservano – spiegano – di tutelare in qualunque sede i lavoratori coinvolti e in generale tutti i dipendenti della Provincia di Lucca fortemente preoccupati anche in relazione al processo di riorganizzazione che l’Ente sta portando avanti in maniera del tutto autonoma e discrezionale senza il minimo coinvolgimento sindacale”.