





di Roberto Salotti
Hanno attraversato quattro corsie dell’autostrada, inseguiti da coraggiosi agenti di polizia, che hanno rischiato la vita per arrestare due dei componenti di una banda di ladri professionisti, colta sul fatto nella tarda serata di ieri (22 marzo) mentre cercava di forzare con un flessibile da cantiere edile la cassaforte del corriere Bartolini, nella sede di via dell’Aione a Sorbano. Due i malviventi arrestati in flagrante, al termine di un inseguimento da film. Uno dei complici invece si è dileguato, riuscendo, almeno per ora, a sfuggire alle manette. Ma gli investigatori della squadra volanti, diretti dal commissario capo Fabio Scalisi, in collaborazione con gli agenti del reparto prevenzione crimine di Firenze e l’ausilio investigativo della squadra mobile del commissario Silvia Cascino, sospettano che ci sia anche una quarta persona coinvolta nel raid di ieri sera attorno alle 23,30.
Un’auto, dopo il blitz della polizia con cinque pattuglie, è stata vista allontanarsi a tutta velocità.
In manette, per ora, sono finiti Denis Satori, 41 anni, lucchese, e Erik Iussi, di 21, di Pietrasanta. Sono entrambi accusati di furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. Un agente, che ha contribuito all’arresto, è rimasto ferito. Tre giorni di prognosi, ma questa mattina era di nuovo al lavoro.
E’ caccia invece ad un terzo uomo, che è stato visto dagli agenti ma che è riuscito, per il momento, a farla frana. Potrebbe avere le ‘ore contate’ come forse un quarto complice, che, si sospetta, attendeva gli altri nell’auto.
Un’operazione conclusasi con un vero e proprio blitz della questura, diretta da Vito Montaruli. Decisiva è stata la tempestività dell’intervento.
L’allarme. Attorno alle 23,35 la sala operativa della questura riceve la telefonata dell’istituto di vigilanza privato con cui la ditta Bartolini è collegato. Gli operatori avvisano via radio le pattuglie già impegnate nel controllo del territorio: arrivano per prime due volanti. Gli agenti alla guida spengono fari e sirene. Una volta davanti all’impresa i poliziotti a bordo di una delle due gazzelle vedono la sagoma di un uomo che parlotta con altri due. Nel frattempo l’altra volante è sul retro dell’azienda: blocca la via di fuga verso l’autostrada. Qualche istante dopo arrivano altre tre pattuglie del reparto prevenzione crimine.
Il primo arresto. I malviventi ormai si rendono conto di essere stati scoperti ma gli agenti sono già lì a braccarli. Denis Satori viene catturato ancora nel piazzale dell’azienda, gli altri due fuggono via a piedi. Scavalcano una recinzione sul retro ma si trovano davanti l’altra volante. Gli agenti li inseguono.
Fuga a piedi in A11. I ladri corrono veloci e non si fermano nemmeno davanti all’autostrada: scavalcano il guard rail ed entrano in A11. Superano le prime due corsie e poi si lanciano nell’altra carreggiata. I coraggiosi agenti che li seguono fanno lo stesso, mettendo a rischio la loro stessa vita. Alla fine raggiungono uno dei due ladri: anche Erik Iussi finisce in manette, dopo aver ferito un agente nel tentativo di divincolarsi. Inutile.
Il raid alla Bartolini. Il colpo alla sede del corriere era stato studiato nei minimi dettagli. I ladri arrivano sul posto con lo stretto necessario. Un piede di porco. Hanno anche, però, un sofisticato strumento, un jammer, che serve a disturbare le frequenze radio: utilizzato per impedire alle pattuglie della polizia di comunicare fra loro. E quindi per farla franca. Uno strumento militare utilizzato anche in occasione di attentati terroristici ma che i ladri possono aver acquistato anche su internet. Non un dettaglio perché per la polizia è la conferma che si tratta di veri professionisti. Perfino gli attrezzi per lo scasso se li sono procurati sul posto. Prima di agire alla Bartolini, con il piede di porco hanno rotto i lucchetti di un container di un vicino cantiere edile e trafugato due mole e vari attrezzi con i quali poco dopo si sono messi all’opera per sventrare la cassaforte dell’azienda al cui interno c’era un’ingente somma di denaro. Hanno sfondato una porta laterale per arrivare al locale dove si trova il forziere.
Ma a quel punto, l’allarme era entrato in funzione e in men che non si dica la polizia era sul posto. Ai due ladri sono state trovate addosso anche due ricetrasmittenti, 2 cacciaviti, una pinza, due roce elettriche e guanti, mentre sul luogo del furto sono stati sequestrati anche una mazza pesante, un piccone e due prolunghe.
Le indagini. I due arrestati sono comparsi stamani di fronte al giudice per essere processati con il rito direttissimo, ma le indagini non sono ancora concluse. La squadra volanti è ancora alla ricerca del complice dei due arrestati mentre gli uomini della squadra mobile stanno cercando di rintracciare l’auto vista fuggire nei pressi dell’azienda e alla cui guida potrebbe esserci stato un altro complice della gang.
La direttissima. I due sono comparsi stamani di fronte al giudice del tribunale di Lucca per la direttissima: per Denis Satori è stata disposta la custodia cautelare in carcere mentre Erik Iussi attualmente si trova ai domiciliari, in attesa della prossima udienza del processo.