Vaccini, il comitato: “No a esclusioni da scuola”

25 marzo 2018 | 19:21
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Vaccini, il comitato: “No a esclusioni da scuola”

Nuovo appello del Comitato per la libera scelta vaccinale per non escludere nessun bambino da scuola anche se non ha assolto gli obblighi previsti dalla legge.

“Serve una comunicazione chiara, forte e decisa – dicono dal comitato nell’appello a giunta e consiglieri reginali – che vada a rendere concrete le promesse contenute nella mozione e che, ad oggi, sono solo parole vuote in questo caos burocratico. Cogliamo l’occasione per chiedere un chiarimento da parte vostra sul fatto che le comunicazioni tra Asl e scuole dovevano avvenire entro il 10 marzo (come indicato nella circolare ministeriale del 27 febbraio) e che le scuole avrebbero dovuto inviare comunicazione scritta alle famiglie entro il 20 marzo. Abbiamo raccolto comunicazioni in cui è scritto nero su bianco che queste scadenze non sono state rispettate. In mancanza di tali requisiti la semplificazione della legge, prevista con l’articolo 18 ter comma 2, non poteva essere attuata. Assistiamo invece, purtroppo, a palesi violazioni di tali date con comunicazioni arrivate oltre questi termini che scaricano sui genitori, come al solito, il peso di produrre la documentazione a fronte di minacce di esclusione. Scadenze ed incombenze che non possono essere a senso unico”.
“Ad oggi – spiegano dal CrliVa – sono migliaia le richieste di colloqui informativi inviate dai genitori per conoscere il piano vaccinale previsto per il recupero delle posizioni oggi non regolari ed aprire un serio confronto volto a favorire quell’adesione consapevole che viene richiamata sia nel Piano nazionale vaccini che nella delibera sul consenso informato 1067/2014 della Regione Toscana. Si richiede espressamente di inviare una comunicazione ufficiale a tutte le scuole della Regione in cui si conferma che tutti i bambini i cui genitori hanno presentato o presenteranno una raccomandata inviata con “richiesta formale di colloquio informativo propedeutico alla vaccinazione” non verranno esclusi dalle loro comunità almeno fino al termine dell’anno scolastico. Anche questa disposizione, enunciata in un comunicato stampa il 7 marzo sul portale della Regione Toscana e il 9 marzo sul portale della Asl Toscana Centro, rimane – a distanza di due settimane – orfana di una circolare attuativa in grado di mettere fine ad un percorso ad ostacoli”.
“A oltre sei mesi dall’inizio dell’anno scolastico – conclude la nota rivolta alla giunta regionale – molte famiglie non hanno ancora ricevuto le risposte alle loro domande, i colloqui fatti dalle Asl sono stati pochi e spesso di brevissima durata. Questi elementi rendono necessario, come già fatto ad esempio dalla regione Friuli Venezia Giulia, un provvedimento che eviti esclusioni in corso dell’anno scolastico senza che i genitori siano mai stati dichiarati inadempienti come previsto dalla Legge 119. I genitori che hanno chiesto un colloquio informativo hanno dimostrato di non essere contrari alla vaccinazione ma di volere un confronto serio, onesto e privo di minacce e ricatti per i loro figli. Non si può pretendere un appuntamento per un atto medico non esente da rischi senza avere prima ricevuto gli elementi da valutare da parte del medico sul singolo caso specifico. Comprendiamo il carico di lavoro straordinario per le Asl e le segreterie scolastiche in questo periodo, ma troviamo ingiusto che le conseguenze di una legge approvata di fretta e senza valutare le reali risorse a disposizione delle amministrazioni regionali per la sua applicazione ricadano unicamente sui bambini da 0 a 6 anni. Fino a quando un genitore non avrà concluso il proprio percorso con la Asl nessun bambino dovrà subire l’ingiustizia e la discriminazione dell’esclusione. Certi di un vostro intervento tempestivo, rimaniamo inoltre a disposizione per un incontro al fine di poter chiarire e sanare la situazione drammatica che le famiglie toscane stanno vivendo in questi giorni”.