Carcere, garante striglia Comune. Due sezioni offlimits

26 marzo 2018 | 19:35
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Carcere, garante striglia Comune. Due sezioni offlimits

Il carcere San Giorgio di Lucca continua ad avere i problemi di sempre, primo fra tutti quello del sovraffollamento. Ma più di recente è piuttosto impattante la questione di due nuovi padiglioni da destinare alle attività ludico ricreative che tuttavia sono chiusi in attesa del collaudo. Lo ha portato all’attenzione del consiglio comunale stasera (26 marzo) la garante dei detenuti Mia Pisano, non senza risparmiare una stoccata all’amministrazione, tacciata di disinteresse e disimpegno: “Quest’anno purtroppo i rapporti si sono interrotti e non so spiegarmi perché – ha detto – ma trovo necessario che il Comune si adoperi per sbloccare la situazione e consentire la piena funzionalità dei nuovi spazi”. “Il nostro – ha detto però l’assessore al sociale Lucia Del Chiaro – non è stato assolutamente disimpegno, anzi confermiamo l’impegno a favorire tutte le forme di reinserimento dei detenuti”. Al termine approvato un odg bipartisan approvato all’unanimità per impegnare ulteriormente sindaco e giunta all’attenzione nei confronti della situazione del carcere e del recupero sociale dei detenuti attraverso il lavoro e un sostegno per reperire alloggi all’uscita dalla casa circondariale. Il tutto rivolgendosi a eventuali bandi regionali e non per reperire le risorse necessarie.

Una relazione quella del garante, nominato nell’ottobre del 2015 e che termina il mandato l’ottobre prossimo, che ha toccato le varie spine nel fianco della casa circondariale lucchese. “L’argomento principale – non ha nascosto la Pisano  – è quello del sovraffollamento. Lucca ha un bacino di utenza relativamente alto. Ci sono stati anni fino a 200 persone, oggi siamo a circa 100 detenuti in media. Il sovraffollamento è difficilmente risolvibile, speriamo nel nuovo decreto ad hoc. Per quanto riguarda un altro punto saliente, ovvero il lavoro, c’è da dire che si tratta di un punto dolentissimo per Lucca. I lavori che possono essere fatti all’interno del San Giorgio per i detenuti è quello della cucina – ha aggiunto Mia Pisano -. Ma il problema grosso è la remunerazione per questo lavoro, che prevede un salario bassissimo. A casa possono mandare una cifra irrisorio. Altra nota dolente è la salute – ha aggiunto -: rispetto al dicembre 2017 qualcosa si è mosso: è stato inaugurato uno studio dentistico all’interno della struttura, ma per quello che riguarda le visite vanno di pari passo a quelle del privato cittadino e non sono poche le difficoltà. Si è creata comunque una nuova area per le visite mediche dei detenuti che è separata fisicamente dal resto. Quest’anno si stanno facendo grossi passi in avanti. Le principali problematiche sono le stesse degli anni passati, dalle richieste di colloquio con i familiari laddove vengono negate, o per i ricongiungimenti familiari. Riguardo ai rapporti con le associazioni, che sono determinanti – ha spiegato Pisano – un ruolo di primo piano è quello del Sert. C’è poi il Cpia che si occupa di formazione e studio per i detenuti ma non viene sfruttata moltissimo, perché all’interno del carcere l’alfabetizzazione è piuttosto bassa e questo è sicuramente collegabile al tema del lavoro e delle difficoltà a formare i detenuti per trovarlo”.
Non è mancata, tuttavia, qualche frizione fra il garante dei detenuti e l’amministrazione. “Se nel 2016 avevamo fatto un buon lavoro di squadra – ha osservato Mia Pisano -, quest’anno i rapporti con il Comune si sono interrotti. Venerdì con il sindaco e l’assessore Lucia Del Chiaro ci siamo incontrati per fare il punto. Due padiglioni del carcere ludico ricreativi sono pronti ma attualmente sono fermi: è necessario che l’amministrazione comunale si adoperi affinché queste due nuove aree vengano rese disponibili con l’esecuzione del collaudo. Mi auguro che il Comune cerchi di essere principe delle attività che comunque si svolgono all’interno della casa circondariale”.
Secondo la consigliera comunale di Lei Lucca Donatella Buonriposi, “servono spazi adeguati per il carcere, probabilmente servirebbe trovare anche una sede diversa. Un carcere deve avere spazi al suo interno per la formazione dei detenuti – ha aggiunto – ed è chiaro che ci vogliono spazi diversi. La scuola – ha detto Buonriposi, che è anche provveditore a Lucca – si mette a completa disposizione”.
Pilade Ciardetti, consigliere comunale di Sinistra con Tambellini e presidente della commissione sociale, condivide le osservazioni del garante: “Il carcere di Lucca in questi anni è migliorato – ha detto -: ci auguriamo che vengano aperte le due nuove sezioni che renderebbero questa struttura una delle più avanzate a livello italiano. Mi sono sentito colpito dall’osservazione che siamo rimasti insofferenti. Ci siamo insediati da pochi mesi come commissione sociale ma avevamo in programma a breve di affrontare la questione del carcere, perché presi dalle urgenze. La nostra non è stata mancanza di interesse o peggio ancora di disimpegno. I rimproveri che ci vengono fatti potevano essere giusti se ci fossero state sollecitazioni di incontri e confronti da parte del garante dei detenuti. Il ruolo di garante deve essere quello di stimolo e animatrice. Se ha la sensazione di essere lasciata sola dal Comune, non deve aspettare di essere convocata. Noi della commissione socio sanitaria ci siamo e da subito”.
Il consigliere comunale di Casapound Fabio Barsanti interviene su questo punto: “La commissione sociale si era data il tema del carcere – ha detto -, ma mi pare che il garante si riferisca ai rapporti con la giunta e a quanto pare la mancanza d’interesse vi è. La commissione può fare certo il suo lavoro, ma è la giunta che può farsi da tramite sulla questione dei padiglioni da collaudare”. Samuele Cosentino di SiAmo Lucca afferma che “Ciardetti ha accettato di porre in votazione e la commissione ha approvato, che è quella di aprire le sedute con le audizioni delle parti. Questo è importantissimo perché ogni rappresentante dei cittadini può richiedere di essere ascoltato. Questa è una relazione molto interessante e ben fatta, ma ora è l’occasione di fare anche proposte per passare ad azioni concreti. Gli spazi creati dalla commissione possono essere il luogo giusto”.
Il consigliere Pd Gianni Giannini definisce “apprezzabile” la relazione della garante: “E’ stata fatta una analisi molto attenta – dice -: tutto sommato la casa circondariale di Lucca è una eccezione nel sistema carcerario italiano, pensiamo ad esempio al profilo dell’assistenza sanitaria”. Ma sull’attacco al Comune Giannini “non comprende”. “Il 2017 – aggiunge – ha visto una lunga competizione elettorale che ha confermato questa amministrazione e che ha visto anche la garante concorrere in una opposta formazione. Adesso che le elezioni sono passate credo che sindaco e giunta possano riprendere le fila di tutto”.
Massimiliano Bindocci, consigliere comunale M5S, attacca Ciardetti: “Il suo intervento non mi è piaciuto – afferma -: credo che l’unica cosa da fare è iniziare subito un approfondimento in commissione, senza scaricare responsabilità su nessuno”.
“L’amministrazione – ha detto l’assessore Lucia Del Chiaro – conferma la propria convinzione nella necessità di affrontare la questione del carcere come un tema complessivo e per il recupero sociale dei detenuti. Del resto, l’istituzione del garante dei detenuti non è stata una cosa soltanto esteriore. La politica del Comune su questo fronte in questi anni si basa con un rapporto integrato con il gruppo dei volontari del carcere. L’obiettivo generale è quello di concorrere ad un percorso di integrazione e reinserimento dei detenuti dopo l’uscita dal carcere. Negli anni sono stati confermati le attività della cucina, del cineforum e delle attività motorie. Nel 2017 si sono dovuti ristabilire i rapporti con la nuova direzione. Non c’è stato alcun tipo di disimpegno su questo fronte. Dopo l’incontro con il garante di Lucca, il sindaco si è rivolto al provveditorato regionale per i diritti dei detenuti. Lucca ha fatto una scelta importante con l’istituzione del garante”.
Dopo una lunga sospensione, riprende la garante dei detenuti Mia Pisano che parla del decreto svuota carceri: “Credo che andrebbe modificato l’intero sistema carcerario così come è – ha detto -. Riguardo alle altre osservazioni non voglio entrare in polemica. Posso dire che ho richiesto varie audizioni, sono contenta però che la mia critica abbia sortito qualche effetto. Relativamente alla mia candidatura, devo dire che questo non ha inficiato in nessuna maniera sulla mia attività”.
Il consigliere di Sinistra con Tambellini, Daniele Bianucci, ha poi presentato un ordine del giorno della maggioranza con il contributo anche di alcuni esponenti della minoranza. “E’ solo un tentativo di dare sistematicità alla discussione che c’è stata stasera e che continuità nelle commissioni competenti e impegnando sindaco e giunta a continuare su questo solco”. L’ordine del giorno, tuttavia, non è stato condiviso da tutta l’opposizione. Anzi il consigliere comunale di Fdi Nicola Buchignani l’ha definito riduttivo.