Coppia rapinata e minacciata: i mandanti in cella

30 aprile 2018 | 09:10
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Coppia rapinata e minacciata: i mandanti in cella

Per mesi avevano vissuto nel terrore, succubi per paura delle minacce dei loro aguzzini, tanto che ormai erano arrivati a soddisfare ogni loro richiesta di denaro. Solo alla fine, quando la disperazione ha prevalso sul timore, si sono decisi a denunciare. Marito e moglie – lui muratore, lei estetista, di Capannori -, hanno varcato la soglia della caserma dei carabinieri con un groppo in gola. Al comandante della stazione di Capannori prima e al tenente colonnello Dario Anfuso e ai colleghi del nucleo investigativo dei carabinieri di Lucca, poi, hanno raccontato di essere stati vittime di due rapine nella loro abitazione, tra il marzo e il giugno del 2016, ma di non essersi mai rivolti alle forze dell’ordine, convinti che i loro rapinatori avrebbero dato fuoco alla loro casa, con i loro figli ancora minorenni. I due presunti mandanti Andrea Meucci, 48enne già noto alle forze dell’ordine, residente a Montopoli Valdarno, e la moglie Francesca Nervo, 47 anni, infermiera, anche lei volto noto ai carabinieri tornano in carcere.

I militari del nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Lucca, infatti, hanno eseguito nei loro confronti due ordini di esecuzioni firmati dal tribunale di Lucca. I due, rintracciati lui a Empoli e lei a Montopoli Val d’Arno, sono stati entrambi condannati, dal Tribunale di Lucca, con pena patteggiata a 2 anni e 2 mesi di reclusione e 600 euro di multa per la duplice rapina. Considerato il periodo di carcerazione preventiva a cui sono stati sottoposti, entrambi dovranno scontare in carcere la pena residua di 1 anno, 9 mesi e 29 giorni.
Secondo quanto era stato ricostruito dai carabinieri, la vittima delle loro vessazioni, era stata “agganciata” da Meucci durante un soggiorno per lavoro a Santo Domingo, paese di cui sono originari gli esecutori materiali delle rapine e delle successive estorsioni di denaro: per gli inquirenti si tratta di Escano Teofilo Garcia, 35enne, residente a Savona; di Josè Antonio Peguero Quezada, 32 anni, residente a Cairo Montenotte, in provincia di Savona; e Eugenio Montero Montero, 37 anni, anche lui come gli altri residente a Savona, e tutti e tre operai nei cantieri navali della cittadina ligure.
I tre dominicani, su indicazioni della coppia che conosceva le vittime, per ben due volte fecero irruzione tra marzo e giugno del 2016 nell’abitazione della coppia di coniugi alla presenza peraltro dei figli minori, facendosi consegnare complessivamente circa 11.000 euro, sotto varie minacce, tra cui quella di dare fuoco alla casa qualora non avessero consegnato il denaro.
Alla fine però le due vittime avevano deciso di rivolgersi ai carabinieri di Capannori, quando ormai non ce la facevano più a sborsare il denaro. Le loro indicazioni furono preziose perché di lì a poco i mandanti e gli esecutori materiali dei raid furono rintracciati dai militari nell’ambito dell’operazione che prese il nome di Santo Domingo.