
All’inizio non capiva le attenzioni di quell’uomo ed è rimasta, insieme alle amichette, stupita dai suoi gesti e quasi pietrificata. Come se la situazione fosse talmente assurda da crederla irreale. Ben presto però la ragazzina, di appena 13 anni, si è resa conto di avere di fronte un maniaco. E’ stato soltanto grazie agli amici che è riuscita a far dare l’allarme alla polizia municipale e a liberarsi così dal suo aguzzino. Lui, 30 anni, napoletano ma di origini straniere, è stato rintracciato e fermato stamani (8 maggio) dagli agenti che da un paio di giorni gli stavano dando la caccia. E’ accusato di violenza sessuale nei confronti della minorenne e dopo domani si svolgerà l’udienza di convalida dal gip.
Una vicenda torbida quella che lo ha visto interpretare il ruolo dell’aguzzino di una adolescente, che stava trascorrendo qualche momento di spensieratezza con gli amici in pieno centro a Pietrasanta.
Erano circa le 17 di domenica (6 maggio), quando, stando a quanto ricostruito dalla polizia municipale, la ragazzina che si trovava seduta su uno scalino in compagnia di una amica, è stata avvicinata dal 30enne che le si è seduto accanto.
All’improvviso lui le avrebbe preso la mano destra, dandole un bacio e offrendole un confetto in una bustina verde. La tredicenne però ha rifiutato ed ha iniziato a respingere l’approccio dell’uomo, che nel frattempo continuava ad avvicinarsi. Lui le ha detto che era cioccolato e non droga, poi ha iniziato ad osservarle le scarpe. Le ha afferrato la caviglia sinistra per legarle le stringe e poi le ha toccato il piede destro, davanti agli occhi di altri coetanei arrivati nel frattempo e che non credevano quasi ai loro occhi.
La ragazzina si è divincolata e a quel punto si è alzata in piedi, ma il maniaco le ha toccato entrambe le gambe, accarezzandola fin sopra il ginocchio. E’ stato allora che è intervenuto un amico della tredicenne e che si è presentato come il suo fidanzatino. Ma l’orco non si è allontanato, anzi lo ha provocato chiedendo che i due ragazzini si baciassero in pubblico come prova del loro amore.
Tra l’imbarazzo e la paura, qualcuno di loro ha trovato la scusa per andarsene, facendo presente agli altri che avrebbero perso il treno per tornare a casa. Ma il 30enne li ha seguiti, fino a che arrivati davanti alla Misericordia i ragazzi hanno dato l’allarme. Il maniaco si è allontanato quando ha capito che stavano arrivando le forze dell’ordine.
Dalle descrizioni e dalle testimonianze, però, gli investigatori sono risaliti al presunto molestatore e lo hanno fermato.