Rapinatore della farmacia incastrato dal guanto

10 maggio 2018 | 11:31
Share0
Rapinatore della farmacia incastrato dal guanto

Prima era entrato fingendosi un cliente e aveva intrattenuto la farmacista con richieste di informazioni su alcune confezioni di profilattici. In realtà, secondo i carabinieri, era lì per osservare dove si trovava la cassa e la nicchia dove la dipendente aveva riposto la sua borsa, per poi tornare a fare il colpo. Il rapinatore entrato in azione il 5 gennaio scorso alla farmacia comunale di via Coppino a Viareggio, è stato incastrato. Grazie non soltanto alla descrizione resa dalla vittima, ma anche a causa di un guanto in lattice abbandonato all’uscita subito dopo la rapina, avvenuta alle 19. Identificato anche il presunto complice con il quale Matteo Giuseppe Bonelli, 42 anni, viareggino, sarebbe entrato in azione.

Il gip Giuseppe Pezzuti ha firmato nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai militari che hanno curato le indagini. Un volto noto quello di Bonelli a Viareggio: oltre ad essere stato accusato di altri colpi simili, il 42enne era finito alla sbarra per aver ucciso la madre Daniela Benassi, di 54 anni, nel loro appartamento di Viareggio. Era il 2004, ma poi Bonelli venne assolto dall’allora gup Letizia Di Grazia perché ritenuto incapace di intendere e volere.
Al momento della rapina, però, era ancora in libertà vigilata, dopo aver dovuto trascorrere, su disposizione del gip, un periodo all’interno dell’ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino.
A incastrarlo per la rapina del 5 gennaio scorso la prova del Dna: sottoposto al tampone salivare, dopo un blitz dei carabinieri nella sua abitazione, a poche ore dal colpo in farmacia, sono risultate tracce genetiche compatibili.
Stando alla ricostruzione fatta dai carabinieri sulla base delle dichiarazioni della farmacista, Bonelli che era cliente abituale della farmacia, sarebbe entrato nel negozio circa mezz’ora prima di presentarsi travisato e armato di coltello. La donna lo aveva riconosciuto e aveva risposto alle domande che gli faceva, pensando che si trattasse di un pretesto. E aveva ragione, secondo gli inquirenti. Perché poco dopo due rapinatori fanno irruzione in farmacia. La donna è da sola e viene afferrata con un braccio stretto intorno al collo e un coltello puntato alla gola. L’altro rapinatore punta alla cassa da dove ruba 372 euro, poi prende anche la borsa della dipendente e fugge. Scatta l’allarme ai carabinieri e subito dopo viene trovato sul posto il guanto in lattice utilizzato per la rapina, analizzato poi dalla scientifica. In breve i sospetti cadono su Bonelli, tanto che poco prima delle 22 i carabinieri si presentano a casa sua e lo trovano in compagnia di un altro uomo, sospettato di essere il suo complice. In casa sembra non esserci nulla di sospetto, ma ad un certo punto i carabinieri trovano un coltello simile a quello descritto dalla farmacia e che poi la stessa riconoscerà come quello utilizzato per minacciarla.
Con tutti questi elementi, è stata chiesta e ottenuta l’ordinanza cautelare in carcere nei confronti di Bonelli.