
Pediculosi contratta a scuola, la madre di un alunno lancia un appello alla scuola dell’infanzia dell’Arancio e all’amministrazione perché si attivino “le procedure necessarie” per debellare i pidocchi.
“Mio figlio – racconta Rossella di Rocco – per la quarta volta in questo anno è stato infettato da pediculosi e il fatto non mi sembra affatto normale in un paese civile e nel 2018. E’ praticamente sicuro che li abbia presi a scuola, in quanto oltre all’attività scolastica, non frequenta palestre, piscine e quant’altro. E per la quarta volta, lo tengo lontano dalla scuola (con tutti i disagi che questo può comportare, nell’ambito di un’organizzazione familiare)”.
“Sono andata a parlare con il preside ma non è servito assolutamente a niente – aggiunge -. L’unico provvedimento è stato quello di mettere un cartello a scuola che avvisa che ci sono casi di pediculosi, ma ormai è diventato parte della struttura scolastica, in quanto è perennemente affisso. Esiste un regolamento scolastico che continua ad essere ignorato, si potrebbe richiedere l’intervento dell’Asl, esistono circolari dell’Asl, facilmente reperibili su internet, che indicano i protocolli da seguire, ma niente di tutto ciò è stato fatto. La mia conclusione è che la scuola non vuole interessarsi a tale problema. né tanto meno provare a risolverlo”.
(La foto è d’archivio)