


Aveva la passione della ‘centrocampista’, diceva di sé, e al calcio si era avvicinata molto giovane, iniziando a giocare a Firenze. Daria Nannelli, ex calciatrice della Lucchese Libertas femminile, dopo aver militato nella Fiorentina Woman’s, è morta stamani (25 maggio) in un terribile incidente stradale avvenuto a Bagno a Ripoli.
Trentaquattro anni, lavorava in uno studio dentistico di Grassina, a Firenze, dove si stava recando come ogni mattina da San Polo in Chianti. Non ce l’ha fatta attorno alle 9 a vincere la sua partita più importante.
Nannelli, che non giocava più da qualche tempo nella squadra di calcio femminile della Libertas, era alla guida del suo scooter quando, per cause che sono ancora in corso di accertamento, è stata travolta da un’auto che stava uscendo da un parcheggio a Bagno a Ripoli. L’impatto è stato violentissimo: l’ex calciatrice è stata sbalzata violentemente a terra e le ferite riportate le sono state purtroppo fatali.
Inutile la corsa dei soccorritori inviati dal 118. Il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
A Lucca è lutto per la sua drammatica scomparsa. La notizia della sua morte si è presto diffusa nel mondo del calcio femminile locale, impressionando ex compagne e amiche con le quali Daria era rimasta in contatto.
Fin da piccola aveva coltivato l’amore per il calcio. Dopo essersi esercitata in varie tipologie di sport, era approdata al calcio all’età di soli 12 anni. Dopo l’Unger 16 della serie A, Daria aveva iniziato a giocare nel Firenze, che oggi si chiama Fiorentina Woman’s, e nell’estate del 2017 aveva iniziato a giocare per la Lucchese Libertas femminile, allenata da Elena Bruno. Il presidente dell’Acf Lucchese femminile Marco Chiocchetti, esprime il cordoglio e la vicinanza della società rossonera alla famiglia della 34enne: “Siamo profondamente colpiti dalla notizia dell’incidente mortale di questa giovane donna che faceva parte della grande famiglia del calcio femminile toscano. Avversari sul campo, ma uniti sempre nell’amore per questo sport e la sua declinazione al femminile. Abbracciamo idealmente la famiglia e tutti quelli che l’hanno conosciuta nella sua attività sportiva e nella sua vita”.
Cordoglio anche dalla Lucchese Libertas femminile: “Arrivò a giocare con noi – commentano i vertici della società rossonera – l’anno scorso anche se molte delle ragazze già la conoscevano. Era una persona forte, decisa, simpatica e sempre allegra. Per tutti noi era diventata un punto di riferimento, e non solo in campo, proprio nella vita. La ricorderemo sempre con il pallone fra i piedi, il viso sorridente e lo spirito ottimista”: