
Era successo di tutto a bordo di quel bus dove un uomo, di origine senegalese, che viaggiava senza biglietto, aveva dato in escandescenze aggredendo due verificatori e anche un carabiniere. Un viaggio tutt’altro che tranquillo quello avvenuto la scorsa estate su un mezzo pubblico di Ctt Nord, a Viareggio lungo la via Aurelia all’altezza dell’ospedale. Alla richiesta del biglietto prima e dei documenti per elevare la multa poi, il giovane extracomunitario aveva perso il lume dagli occhi. A una signora che lo aveva incitato a farla finita perchè “è giusto pagare come tutti” aveva rifilato uno schiaffo. Poi ce n’era state anche per i due verificatori a bordo, e in seguito anche per i carabinieri (erano dovute intervenire due pattuglie) che cercavano di indurlo alla calma. L’uomo si era avventato anche contro l’autista, mettendo le mani sul volante, ma quest’ultimo aveva avuto la prontezza di fermare subito il mezzo. A quel punto l’uomo si era lanciato contro il parabrezza e lo aveva spaccato.
“Cercavamo di indurlo alla calma ma lui continuava a dare in escandescenze – dice uno dei verificatori -, la gente a bordo aveva paura. I carabinieri sono intervenuti prontamente, sono dovuti intervenire quattro per riuscire a contenere la reazione spropositata del giovane. Personalmente ancora oggi ho un dito della mano storto, che non tornerà più come prima, a seguito di quell’episodio”. In questi giorni è arrivata la sentenza tribunale di Lucca. “L’uomo che ha aggredito il nostro personale e ha rotto il parabrezza del bus, è stato assolto con formula piena perchè ritenuto incapace di intendere e di volere nel momento del fatto – fa sapere Nicola Da San Martino, segretario provinciale Fit Cisl – Una psicologa che lo assiste ha testimoniato in aula che i due verificatori, che indossavano le divise, al senegalese hanno ricordato le guardie che lo picchiavano in Libia. Tanto è bastato per l’assoluzione con formula piena, senza neanche il risarcimento del danno del parabrezza del bus. I nostri verificatori sono stati malmenati, i carabinieri pure, il bus danneggiato e gli utenti spaventati a morte. E l’autore di tutto ciò, salito senza titolo di viaggio, ne esce con una pacca sulla spalla. C’è più di qualcosa che stona, e come sindacato intendiamo rimarcarlo a tutta forza. Non possiamo accettare che i nostri verificatori, che nell’esercizio delle funzioni oltretutto sono pubblici ufficiali, subiscano aggressioni senza che poi ne scaturisca una condanna equa”.