
Avvicendamento al Commissariato di Viareggio: il nuovo dirigente è ufficialmente Marco Mariconda. Un curriculum importante, il suo, illustrato questa mattina (4 giugno) dal questore di Lucca, Vito Montaruli, affiancato anche da tre nuovi appartenenti al ruolo direttivo per la Questura di Lucca, ovvero il commissario Alessandro Landucci ed i vice commissari Massimiliano Merola e Vitantonio Losacco.
Mariconda – originario di Salerno, in polizia dal 1988 – succede al dottor Vasaturo, portando in dote una carriera che fa di lui uno dei volti più noti a livello nazionale, complici le indagini svolte con successo per l’omicidio del giudice Rosario Livatino, quelle concernenti la banda della celebre Uno bianca, quelle sul sequestro Soffiantini. Mariconda, primo dirigente della polizia di stato, ha guidato la squadra mobile della Questura di Mantova dove ha gestito numerose indagini di polizia giudiziaria e, successivamente, trasferito a dirigere la squadra mobile di Agrigento ha individuato e arrestato, in Canada, i responsabili dell’omicidio del giudice Rosario Livatino.
È stato poi trasferito alla Criminalpol di Bologna e nominato responsabile del pool interforze che ha svolto le indagini ed individuato i componenti della famigerata Uno Bianca.
Trasferito a dirigere la Squadra Mobile di Brescia ha gestito il sequestro Soffiantini, fino alla sua liberazione e le indagini relative al caso del Generale Delfino. Sempre da Brescia ha diretto, fra le altre, una complessa indagine che, in collaborazione con l’Fbi, portò all’ arresto in Messico del narcotrafficante Oreste Pagano e al sequestro di 300 chili di Cocaina.
È stato poi dirigente della digos di Mantova e Brescia, dirigente del commissariato di Fermo nonché dirigente della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura distrettuale di Brescia. Nominato dirigente del Commissariato di Portoferraio, ha ricoperto l’incarico fino al trasferimento alla Questura di Cremona, prima a capo della divisione amministrativa e immigrazione, poi, dopo il corso di formazione e quindi la promozione a Primo Dirigente, come dirigente dell’Ufficio Anticrimine.
“Questo avvicendamento – commenta il questore Montaruli – assume una grande rilevanza, perché parliamo di una città che, specie nella stagione estiva, richiede di gestire diverse problematiche di ordine pubblico e criminalità. Ho incontrato il dottor Mariconda già stamani, per ragguagliarlo sulla situazione di Viareggio: è un altro profilo di altissimo spessore, pronto ad entrare subito in operativo. Gli ho chiesto di continuare a porre particolare attenzione nella lotta al traffico di stupefacenti e sull’immigrazione clandestina, ma non soltanto. Tutti siamo concordi nel dire che in Versilia si sta bene, ma questo è vero anche e soprattuto grazie all’azione di costante monitoraggio e prevenzione delle forze dell’ordine”.
Non sono nuovi, invece, i volti destinati a ricoprire cariche direttive all’interno della questura di Lucca: Landucci, Merola e Losacco uniscono alla loro esperienza un recente percorso formativo: “Sono aggiornati sulle più recenti normative in tema di sicurezza ed a loro spetterà il compito di seguire da vicino le tematiche dell’ordine pubblico”, spiega il questore.
Dal prossimo ottobre, inoltre, dovrebbero seguire ulteriori nuove assegnazioni dentro la questura di Lucca, nel solco del profondo rinnovamento inaugurato a livello nazionale dalla polizia di Stato. Rinforzi quasi certi, invece, saranno quelli previsti per il Summer Festival. “Svolgeremo – spiega Montaruli – la solita attività di prevenzione, con il nucleo antiterrorismo, l’apposizione dei new jersey e le attività di filtraggio e prefiltraggio. Per fare questo, abbiamo chiesto come ogni anno di ricevere dei rinforzi. Le proteste dei commercianti l’anno scorso? Il festival è in piazza Napoleone, non possiamo spostarlo, né diminuire la sicurezza collettiva: cercheremo di canalizzare i flussi del pubblico, come nelle scorse edizioni”.
Intanto, prosegue incessante l’attività di prevenzione e repressione da parte della questura: “Lucca sembra un’isola tranquilla – osserva Montaruli – ma nel corso degli anni diventa sempre più appetibile per i malintenzionati. Avete visto come, di recente, siamo stati impegnati ad intervenire per sventare un traffico di stupefacenti alla stazione, così come è nota a tutti la vicenda dei rapinatori di rolex: non conosciamo ancora la provenienza di questi individui, che minacciano la sicurezza della città. La stazione? E’ oggetto di costanti attenzioni. Ho chiesto a Polfer di aiutarci, inserendo più telecamere, per facilitarci il lavoro in una zona a rischio, che comunque monitoriamo quotidianamente”.
Paolo Lazzari