Palestra Cocoon, “Le Iene” rischiano il processo

16 giugno 2018 | 10:58
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Palestra Cocoon, “Le Iene” rischiano il processo

Anche grazie al servizio de “Le Iene” era partita l’inchiesta della Procura di Lucca sulla chiusura della palestra “Cocoon” di San Filippo e sei persone erano finite nel registro degli indagati ma poi erano state tutte prosciolte con formula piena, perché il fatto non sussiste. Una vicenda che aveva scatenato un polverone, con una vera e propria rivolta dei frequentatori della palestra che reclamavano i rimborsi (poi regolarmente versati dai soci). Ora il processo lo rischiano gli inviati della nota trasmissione televisiva e i vertici di Italia Uno, per diffamazione e ingiurie. Uno dei soci, infatti, intervistato all’epoca in un servizio andato in onda a Le Iene, ha sporto querela nei confronti della trasmissione perché si è sentito diffamato e ingiuriato.

Il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste sulla vicenda della palestra, infatti, ha ribaltato l’intera vicenda e ora davanti al gup, il prossimo 20 luglio, dovranno comparire proprio “Le Iene” che avevano contribuito a fare voce agli iscritti e a far crescere l’attenzione mediatica sul caso che risale al 2012. Nei guai ma poi assolti da tutte le accuse erano finiti Michele Gargiulo, 57 anni, di Livorno, amministratore unico della palestra Cocoon società sportiva dilettantistica srl e gestore tecnico e amministrativo della società; Gaetano Bimbi, 63 anni, di Lucca, per l’accusa socio al 20% della palestra Cocoon e organizzatore dei corsi e delle attività in palestra e in realtà solamente un mero istruttore; Michele Valter Civitavecchia, 52 anni, residente a San Marco, socio al 30% incaricato di impartire disposizioni sulla promozione e sugli abbonamenti; Maurizio Esposito Vangone, 36 anni, nato a Livorno e residente a Pisa, socio al 20% e gestore tecnico e amministrativo della Cocoon; Ersilia Bucur, 31 anni, rumena, residente a Cascina, socio al 30% e gestore tecnico e amministrativo della società e Antonio Passerai, 57 anni, nato a Casciana Terme e residente a Cascina, di fatto gestore tecnico e amministrativo della società. Per tutto loro le accuse erano caduto. E ora Gaetano Bimbi, che era stato avvicinato dalla troupe della trasmissione televisiva, ha ottenuto dalla Procura lucchese la richiesta di rinvio a giudizio per diffamazione e ingiurie: sul caso, stavolta a parti rovesciate, tornerà a esprimersi il gup.

v. b.