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Ci sono cinque indagati dalla procura di Urbino per la soldatessa lucchese di 27 anni, Vanessa Malerbi, rimasta ferita gravemente durante una esercitazione di tiro martedì scorso (12 giugno) al poligono di Carpegna. Gli indagati sono cinque militari impegnati nell’esercitazione di tiro e per loro si ipotizzano i reati di lesioni aggravate e violazione delle norme sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro.
Alla indagine della magistratura civile si affiancherà quella militare. Intanto nella giornata di venerdì il pm titolare dell’inchiesta, Andrea Boni, ha eseguito un sopralluogo al poligono dove si stavano svolgendo le esercitazioni della Folgore, il reggimento dei paracadutisti di Livorno di cui fa parte Vanessa. Il magistrato ha disposto il sequestro di ordigni identici a quelli che hanno provocato il ferimento, i documenti di tiro. Inoltre è stato recintato il luogo da cui è avvenuto lo sparo del mortaio e l’ambulanza dove si trovava la soldatessa al momento del tiro.
Da chiarire, da parte della magistratura, è cosa è accaduto nella procedura di tiro. Il colpo di mortaio e il relativo proiettile, infatti, sarebbero andati completamente fuori traiettoria, andando a finire in una zona dove erano presenti delle persone. L’ambulanza è stata investita dalle schegge del proiettile che hanno colpito al viso e alla gola la donna, subito ricoverata con l’elisoccorso all’ospedale di Ancona dove è stata sottoposta a intervento chirurgico. Proprio in ospedale la militare ha ricevuto la visita del capo di Stato Maggiore dell’esercito, generale Stefano Farina.