
Lite tra vicini finisce con l’arrivo dei carabinieri, una denuncia per minaccia aggravata, l’intervento del 118 e il sequestro di armi e munizioni a salve. Già da tempo i due vicini per via di una corte comune erano finiti in tribunale civile proprio per contendersi il passaggio tra le due villette in un Comune della Valle del Serchio ma finora non era successo altro. Quella che sembrava quindi una normale diatriba tra confinanti non destava particolare preoccupazione alle forze dell’ordine. Fino a sabato scorso (7 luglio). All’ennesimo passaggio in questa corte comune che delimita le due proprietà uno dei contendenti è uscito in giardino e ha esploso alcuni colpi di pistola.
I colpi erano a salve ma la donna che stava attraversando la porzione di terreno oggetto della diatriba non capendo cosa stesse succedendo si è rifugiata in casa e ha chiamato i carabinieri. Ma lo spavento è stato tale da richiedere anche l’intervento dei sanitari del 118. I militari sono arrivati sul posto e dopo le prime indagini hanno deciso di sequestrate la pistola calibro 38 in uso a chi aveva sparato i colpi a salve e tutte le munizioni in suo possesso. Questo perché la donna ha manifestato l’intenzione poi concretizzata di denunciare il vicino per minacce aggravate. L’uomo avrebbe ammesso di aver sparato a salve ma contro un branco di cani che randagi per farli spaventare e andare via. Ma altre testimonianze riferirebbero invece che i colpi a salve sarebbero stati esplosi in direzione della donna mentre l’uomo pronunciava altre minacce per l’ennesimo sconfinamento. Insomma dalla lite civile per il confini ora si è passati al penale. Compito dei giudici capire cosa sia successo e dirimere la controversia che ormai sta diventando sempre più pericolosa e preoccupante.
v. b.