Sindaco convince antagonisti: libero edificio Nozzano

15 luglio 2018 | 07:04
Share0
Sindaco convince antagonisti: libero edificio Nozzano

Alla fine ha prevalso la via della mediazione. L’arrivo del sindaco, Alessandro Tambellini, a Nozzano San Pietro, dove i giovani antagonisti de Il palazzo che brucia avevano occupato, intorno alle 21, la ex farmacia comunale ora magazzino di proprietà dell’amministrazione (Leggi l’articolo), ha permesso di aprire un dialogo che ha portato i giovani a lasciare lo stabile. Il primo cittadino, oltre ad aver ricordato che l’atto non sarebbe stato tollerato dall’amministrazione, ha comunque aperto alla possibilità di valutare l’esistenza di spazi di proprietà pubblica da dare in concessione, secondo le regole previste dal Comune e alle stesse condizioni di tutte le altre realtà ed associazioni, ai giovani per la realizzazione di iniziative di socialità.

Tutto era iniziato intorno alle 21 quando un rapido tam tam e la pubblicazione di un comunicato in rete hanno fatto capire che qualcosa stava succedendo in quello stabile vicino al ‘trenino’ di Nozzano San Pietro. Alcuni giovani, con striscioni che annunciavano l’occupazione, erano entrati con l’intenzione di creare uno spazio di socializzazione dove organizzare pranzi e cene popolari e dove svolgere un’assemblea pubblica a settimana per discutere dei problemi della città.
Sul posto, per l’ordine pubblico, la polizia municipale e la polizia di stato, che hanno iniziato il dialogo con i giovani per convincerli a lasciare spostaneamente l’immobile senza dover procedere allo sgombero. In tarda serata l’arrivo del sindaco e, poco prima della mezzanotte, la decisione degli antagonisti di lasciare l’edificio occupato, in attesa di novità dall’amministrazione.
Non è la prima volta che gruppi di giovani dell’area della sinistra radicale compiono azioni di questo tipo. L’azione più nota fu l’occupazione dell’area delle Madonne Bianche, campo polifunzionale abbandonato di recente riqualificato e dato in gestione ad una assocciazione. L’anno scorso, sempre nell’Oltreserchio, l’occupazione dell’ex casina Rossa, che durò lo spazio di una notte e che portò anche ad alcune denunce per gli occupanti, provenienti anche dalle province vicine di Pisa e Massa.
Dal punto di vista delle eventuali responsabilità penali per l’occupazione dell’immobile la vicenda è in mano alla Digos, che ha registrato sul posto la presenza degli occupanti, tutti già noti alle forze dell’ordine. A monitorare la situazione, fino allo sgombero dell’immobile, nella serata di ieri oltre alla polizia, anche carabinieri della locale stazione e polizia municipale.