
In due occasioni diverse era riuscito ad impossessarsi delle monete dei fedeli, ora gli inquirenti si preparano a chiederne il rinvio a giudizio per furto aggravato e danneggiamenti. L’uomo, un 34enne di origini rumene, era stato rintracciato dalle forze dell’ordine a seguito delle denunce presentate da don Adam, il parroco della chiesa di Sant’Antonio di Viareggio, che per ben due volte si era accorto che la cassetta delle offerte era stata scassinata e svuotata.
Circa 200 euro il bottino che l’uomo era riuscito a sottrarre alla comunità religiosa del quartiere di via Matteotti. Dopo le indagini che hanno consentito di risalire alla sua identità ore i giudici lucchesi hanno chiuso le fasi preliminari e sono prossimi a chiedere il processo. L’indagato non è nuovo a questo genere di reati. Gli inquirenti, infatti, gli contestano anche l’aggravante della recidiva infraquinquennale per altri reati simili. Con un cacciavite, un filo da pesca, del nastro adesivo e una calamita l’indagato aveva rubato dal cassetto delle offerte della chiesa tutte le monete che i fedeli avevano donato come da abitudine e tradizione. L’iter giudiziario proseguirà davanti al gup del tribunale cittadino per le richieste della pubblica accusa.
v.b.