Maxi sequestro di marijuana, arrestati padre e figlio

19 luglio 2018 | 10:21
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Maxi sequestro di marijuana, arrestati padre e figlio

Scoperto laboratorio per la produzione di Marijuana nelle campagne di Pescia. Sono stati arrestati nei giorni scorsi padre e figlio incensurati. I militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Firenze hanno arrestato in flagranza di reato per coltivazione e produzione di sostanza stupefacente (marijuana) due italiani, padre e figlio, di 50 e 24 anni. I finanzieri Atpi (Anti terrorismo pronto impiego) del gruppo Firenze, fortemente impegnati nel controllo economico del territorio, hanno raccolto informazioni che li hanno messi sulle tracce di un soggetto che, nei pressi di una villetta nella campagna di Pescia, maneggiava prodotti utili alla coltivazione di cannabis.

Grazie ai lunghi appostamenti nelle vicinanze della villa i finanzieri hanno scoperto che una porzione di terreno, abilmente occultata alla vista dei passanti, veniva coltivata con piante di marijuana. Al momento dell’intervento le fiamme gialle hanno scoperto il figlio, che si era nascosto all’interno di una capanna ai bordi del terreno, intento a tagliare e raccogliere le infiorescenze di piante in essiccazione pronte per essere trattate in un vero e proprio laboratorio clandestino. A seguito delle attività di perquisizione dei locali sono stati rinvenuti 8,5 chili di sostanza stupefacente di cui 3,5 chili erano già pronti per la vendita all’interno di un grande sacco di plastica, mentre altri 5 chili erano stoccati in foglie dentro un frigorifero, per la produzione della resina da vendere come hashish. Sono stati anche rinvenuti gli strumenti del mestiere: lampade alogene, aeratori, termometro laser, bilancino di precisione, prodotti speciali per la crescita e l’essiccazione delle piante e materiale per il packaging, oltre a diverse centinaia di euro in contanti. Su disposizione di Luigi Bocca, pubblico ministero della Procura della Repubblica del tribunale di Pistoia, i due responsabili dell’illecita attività sono stati arrestati e associati alla locale casa circondariale pistoiese mentre il materiale, compreso il denaro, è stato sequestrato. A seguito della convalida dell’arresto, è stata poi applicata al padre e al figlio, ancora incensurati, la misura cautelare dell’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria nel Comune di Pescia. Solo la sostanza stupefacente trovata sul posto, qualora messa in commercio, avrebbe fruttato illeciti guadagni per gli arrestati pari a oltre 100mila euro.