
Intimidazioni e svastiche sugli strumenti e i luoghi di lavoro. Dirette a colpire un operaio metalmeccanico dei cantieri Benetti e responsabile lavoro di Rifondazione Comunista in Versilia, proprio nei posti dove presta servizio. Il caso del raid contro Francesco Corrotti a Viareggio fa discutere. E suscita lo sdegno di Rifondazione.
“Evidentemente – commenta Nicolò Martinelli, segretario Prc della Federazione Versilia – dà noia la voce di chi quotidianamente lotta per diritti, sicurezza sui luoghi di lavoro e salari dignitosi, non solo per la propria categoria, ma per la totalità del lavoro dipendente. Un pensiero non può che andare ai tanti stagionali perennemente sotto ricatto, costretti a tacere e mai denunciare le angherie subite”.
“Dà noia, di sicuro, ai fascisti responsabili di questi atti, come le svastiche su strumenti e luoghi di lavoro utilizzati da Francesco – aggiunge Martinelli -, che sempre si sono travestiti da paladini del popolo, ma puntualmente si dimostrano i cani da guardia del potere. Il tentativo di causare un danno anche materiale al nostro dirigente è inqualificabile. Ci auguriamo che chi di competenza prenda gli opportuni provvedimenti a tutela della sicurezza di Francesco dentro e fuori il posto di lavoro, certi come siamo che da parte nostra mai mancheranno solidarietà e difesa in gruppo contro queste e altre intimidazioni di stampo mafioso”.