Maxi rogo in azienda, allarme per i fumi – Foto

3 agosto 2018 | 11:53
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Maxi rogo in azienda, allarme per i fumi – Foto
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Un rogo devastante e una nube di fumo che ha creato apprensione e per la quale ora, in tutta la Versilia si temono rischi. L’incendio del magazzino edile di via Pontenuovo – la Ferredil di Cerù – scoppiato nel primo pomeriggio di oggi (3 agosto) ha tenuto con il fiato sospeso Pietrasanta ed un pezzo della Versilia a causa della colonna di fumo che si è elevata per decine di metri sull’area circostante. Solo dopo diverse ore di lavoro l’incendio è stato circoscritto ed isolato dai vigili del fuoco, con rinforzi arrivati da Pisa e da Massa Carrara. Sulle cause dell’incendio stanno indagando gli inquirenti mentre cresce la paura di rischi su aria e ambiente. All’interno del magazzino erano custoditi principalmente materiali plastici, edili e di legno ma sarebbero presenti anche vernici e carta catramata. Per motivi di sicurezza è stata temporaneamente chiusa la strada statale Aurelia, in entrambe le direzioni tra il chilometro 66 e il 368.

Sul posto, poco dopo appresa la gravità dell’incendio, è arrivato il sindaco, Alberto Giovannetti insieme agli assessori Elisa Bartoli e Andrea Cosci ed il consigliere, Matteo Marcucci, il capo di gabinetto, Adamo Bernardi, il coordinatore della Protezione Civile, Giuliano Guicciardi e il responsabile del comando della polizia municipale, Giovanni Fiori. Emessa dal Comune di Pietrasanta, a scopo precauzionale, una ordinanza che ricalca le indicazioni diramate con tempismo nella prima fase acuta dell’incendio: evitare di stare all’aperto, tenere chiuse porte e finestre, disattivare gli impianti di ricambio dell’aria e soprattutto non raccogliere e consumare ortaggi e frutta dell’orto se non dopo un accurato lavaggio con acqua corrente. “La situazione è sotto controllo anche se resta il disagio e la preoccupazione di un pomeriggio anche di tensione – spiega Alberto Giovannetti, sindaco di Pietrasanta –. Tutto tornerà alla normalità tra poche ore. Nell’ordinanza, che ricalca le raccomandazioni dell’Asl, abbiamo fissato solo semplici indicazioni che sono di prassi per situazioni come queste e che decadranno un paio di ore dopo che l’incendio sarà spento. Attendiamo ora le analisi di Arpat ed Asl”. Giovannetti prosegue: “Ringrazio i volontari della Protezione Civile, le forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale per il grande lavoro di coordinamento e la tempestività dell’intervento”.
Imponente la macchina azionata dal Comune di Pietrasanta attraverso il Centro operativo comunale che ha dispiegato sul territorio una ventina di volontari dei Muttley Group, Croce Verde, Misericordia, Cb Focacci, Salvamento Versilia, Comitato Alluvionati. Prontamente attivato anche dell’alert system: i residenti sono stati raggiunti dalle informazioni e raccomandazioni via telefono. Il Comune ha inoltre diramato la comunicazione attraverso i mezzi della Protezione Civile passati tra le abitazioni, media e social. A fianco di vigili del fuoco e carabinieri, il Comune di Pietrasanta ha schierato 21 agenti della Polizia Municipale a presidiare e circoscrivere il perimetro attorno all’area dell’incendio per garantire la viabilità alternativa. Sul posto anche i tecnici della protezione civile della Regione: “Stiamo monitorando la situazione e siamo a disposizione per tutto quello che si renderà necessario a supporto del Comune del Comune e per le attività di Protezione Civile” sottolinea l’assessore regionale all’ambiente, Federica Fratoni.
Una persona è stata medicata sul posto per una leggera intossicazione dal personale delle ambulanze inviato dal 118. Sul luogo sono state impiegate anche le squadre Anas e le forze dell’ordine, per la gestione del traffico e per rispristinare il normale flusso veicolare nel più breve tempo possibile. Oltre ai danni ingentissimi dell’incendio, si temono rischi per l’ambiente e l’area.
Il dipartimento della prevenzione dell’Asl Toscana nord ovest è intervenuto con la sua struttura di igiene pubblica. In attesa di precise indicazioni da parte di Arpat sulla effettiva estensione dell’incendio e sulla ricaduta dei fumi, l’azienda sanitaria ha inviato una nota ai sindaci della Versilia, e del comune di Montignoso per vicinanza, con la proposta di provvedimenti a tutela della salute pubblica. In particolare si ritiene necessario che la popolazione sia invitata, in via cautelativa, ad evitare per quanto possibile di sostare in luogo aperto ed a chiudere porte e finestre e disattivare impianti di ricambio d’aria. Ci sono poi le indicazioni ai Comuni a sconsigliare la raccolta di frutta ed ortaggi (vincolando comunque l’eventuale consumo all’accurato lavaggio con acqua potabile), evitare la somministrazione agli animali di foraggi freschi o esposti alla ricaduta della nube, di non mandare al pascolo gli animali ed a valutare l’opportunità di interdire l’uso degli spazi aperti per pubbliche manifestazioni. L’Asl nella mattinata di domenica (5 agosto) effettuerà campionamenti su prodotti di origine vegetale per valutare se ci siano eventuali rischi per la catena alimentare.
Preoccupazione anche a Viareggio dove la protezione civile coordinata dall’assessore Maurizio Manzo, è in costante contatto con il Coc del Comune di Pietrasanta. L’assessore Manzo ha inoltre richiesto ad Arpat una relazione dettagliata sulla situazione in modo da poter prendere eventuali precauzioni. Oltre ai normali canali di comunicazione, è stata data notizia attraverso i social, sul sito del Comune di Viareggio e tramite Alert System con telefonata a casa e ai numeri di cellulari che hanno attivato il servizio.
Intanto si attendono anche i campionamenti e gli esiti degli esami dell’Arpat. L’incendio si è sviluppato nel capannone di deposito della ditta di materiale edile costituito prevalentemente da materiali plastici, vernici, legname, carta bituminosa, bombolette di gas da campeggio, fili elettrici ed altri materiali. “L’incendio – spiega nel frattempo l’Arpat – ha provocato l’innalzamento di una densa nube di fumo nero di cui al momento non risulta chiara l’effettiva diffusione e possibile ricaduta, che tuttavia nell’immediatezza è possibile stimare, sulla base dell’esperienza acquisita in occasione di numerosi eventi analoghi, in un intorno fino a circa 1 chilometri nella direzione sud-est”. Dai primi accertamenti risulterebbe che “i dati dei principali parametri rilevati, quali gli ossidi di zolfo, ossidi di azoto, monossido di carbonio e acido solfidrico, non mostrano alcuna alterazione dovuta allo sviluppo dell’incendio”. Quando sarà completato lo spegnimento dell’incendio Arpat provvederà a campionare matrici ortofrutticole a foglia larga al fine di determinare “l’entità dell’eventuale ricaduta di microinquinanti organici e contemporaneamente verificherà la ricaduta di polveri sottili analizzando, sia qualitativamente che quantitativamente, i filtri che l’autocampionatore installato sul mezzo mobile Arpat sta raccogliendo con continuità”. I risultati analitici saranno disponibili non prima di alcuni giorni.