Incendio a Pietrasanta, nessun rischio per la salute

10 agosto 2018 | 18:13
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Incendio a Pietrasanta, nessun rischio per la salute

Sono stati trasmessi oggi (10 agosto) agli enti interessati i risultati analitici relativi ai campionamenti effettuati in seguito all’incendio della ditta Ferredil Cerù avvenuto il 3 agosto scorso.
Per prima cosa dalle analisi svolte su un estratto purificato del campione di ceneri leggere provocate dall’incendio è stata dimostrata la formazione di diossine, anche se in modesta quantità, che fa pensare alla combustione di Pvc. Questo materiale sembrava non essere stato coinvolto nell’incendio, se non in minima parte, in quanto presente nel capannone soltanto come componente di utensileria e guaine elettriche, ma questo risultato analitico conferma il suo coinvolgimento nell’incendio.

E’ stata dimostrata anche la formazione di Ipa. La concentrazione di benzoapirene riscontrata nelle ceneri dimostra la sua liberazione nell’aria durante l’incendio. I policlorobifenili sono invece risultati assenti e quindi non sono stati dispersi nell’ambiente.
Sono stati quindi analizzati i filtri del Pm10 e del Pm2,5, campionati nelle giornate tra giovedì e domenica, dal laboratorio mobile Arpat posizionato alla scuola elementare in via Pontenuovo 66, località Il Pollino, a circa 700 metri di distanza rispetto al luogo di sviluppo dell’incendio. Dai valori di peso non si nota una variazione significativa: nei giorni di venerdì (giorno dell’incendio) e sabato (giorno successivo), si nota soltanto un incremento di circa il 10 per cento rispetto agli altri due giorni. Tuttavia la colorazione dei filtri è significativa: da un colore leggermente grigio di giovedì si passa ad un grigio scuro di venerdì, per poi passare al nero di sabato e di nuovo grigio nella giornata di domenica. Dalla ricerca di diossine e degli Ipa si osserva la presenza di questi inquinanti anche se a valori ampiamente nei limiti per il benzoapirene e poco più elevati del valore guida massimo per le diossine nelle aree urbane (valore rientrato nei limiti già da domenica). La distribuzione delle concentrazioni dei congeneri delle diossine e dei furani è risultata confrontabile con quella ritrovata nelle ceneri leggere, ovvero, presenza quasi esclusiva per i furani.
La ricerca dei medesimi inquinanti nei vegetali a foglie larghe, campionati da personale di Arpat e dell’azienda Usl nella giornata di domenica ha dimostrato la pressoché totale assenza di diossine e del benzoapirene dagli ortaggi presenti nella zona stimata di massima ricaduta e nei campioni prelevati in una zona fuori dal cono di ricaduta (Valdicastello) e nel campione prelevato come bianco, in un orto di Capezzano Pianore. Tutti i valori risultati leggermente positivi sono ampiamente inferiori ai valori guida indicati dalle normative e comunque noti in letteratura.
“Dai risultati analitici osservati – dice Arpat – si può concludere che durante l’incendio avvenuto venerdì 3 agosto, al magazzino della società Ferredil Cerù di via Pontenuovo a Pietrasanta, si sono sviluppati composti microinquinanti quali Ipa e diossine, quasi esclusivamente della categoria dei policlorodi benzofurani. La concentrazione di massima ricaduta si è verificata nella giornata di sabato, giorno successivo all’incendio, e nella giornata di domenica la situazione è rientrata nella normalità. Le ricadute di questi inquinanti a terra, ovvero su vegetali (ortaggi e frutta), non hanno portato a superamenti dei valori guida riportati in letteratura e questo induce a ritenere che la dispersione di questi inquinanti sia stata tale da non produrre problemi di natura ambientale. Relativamente alle problematiche di natura sanitaria si rimanda la valutazione alla competente azienda Usl”.