
di Roberto Salotti
Galeotto fu il massaggio. Ma le sedute in vari centri benessere della Versilia non erano stati il viatico per una storia d’amore rose e fiori tra una cliente 48enne di Massa e il massaggiatore di origini tedesche che da anni vive a Lucca. L’uomo, più maturo di lei, di cui, come in una sorte di irrefrenabile transfert, la donna si era invaghita l’ha respinta e così facendo, inconsapevolmente, ha trasformato quell’amore nascente in una vera e propria ossessione per la donna. Di fronte ai rifiuti dell’uomo, la focosa amante ha vinto non soltanto il suo pudore, ma ha superato il limite invalicabile del rifiuto, trasformando la vita del massaggiatore in un vero inferno. E’ arrivata a perseguirlo e minacciarlo di denunciarlo al datore di lavoro e, peggio ancora, alla moglie, se non avesse ceduto alle sue avance. Inviando lettere alla sua abitazione di Lucca, con l’obiettivo di mandare a rotoli il suo matrimonio.
Una storia di molestie al contrario, di sicuro non molto comune. Perché in questo caso, stando alle indagini dei carabinieri e alle accuse formulate dalla procura di Lucca, la donna in questione tutt’altro si è rivelata che una vittima.
Stando a quanto denunciato dal malcapitato massaggiatore, tutto era iniziato nel corso del 2015, quando lavorava in un centro massaggi di Massa dove vive la donna che sarebbe diventata la sua stalker. Dopo poche sedute nel centro, la donna era passata all’azione. Mentre lui la massaggiava, lei cercava di abbracciarlo, avvinghiandosi a lui, nel tentativo di baciarlo. “La prego, signora. Io sono un professionista ed un uomo sposato”. Di fronte a quella protesta, unita ad un fermo rifiuto, la donna non ci ha visto più.
Ha iniziato così a prendere continui appuntamenti, richiedendo massaggi soltanto dall’uomo di cui si era innamorata. Tanto da seguirlo, quando aveva deciso di cambiare sede di lavoro. Lui, come ha denunciato, se la ritrovava sempre lì, sul luogo di lavoro. Con lo stesso ricatto: “Baciami o dico al tuo titolare che abbiamo una relazione, poi parlo con tua moglie”.
E così purtroppo è stato. Dalle minacce la donna, secondo quanto ipotizzato dall’accusa, è passata ai fatti. Inviando una serie di lettere, fino al settembre del 2017, alla cassetta postale dell’abitazione di Lucca dove l’uomo vive con la consorte. Le missive, del resto, erano tutte rivolte alla moglie. In righe sempre più aggressive, la metteva in guardia sulla fedeltà del marito, facendole credere di aver avuto una relazione sessuale con il coniuge. Cosa che il massaggiatore si è sempre sforzato di negare, perché a quella donna non ha dato mai spago.
Esasperato dall’atteggiamento dell’ormai ex cliente – dopo aver chiesto al datore di lavoro di non fissargli più appuntamenti con la focosa 48enne – il massaggiatore si è deciso a denunciarla ai carabinieri, presentandosi al comando di Massa, dove ha proseguito a lavorare. Lo ha fatto quando la moglie ha iniziato a nutrire dei sospetti, visto che continuavano ad arrivare lettere della stalker. La querela è finita così sul tavolo del pubblico ministero Antonio Mariotti che ha citato la donna direttamente a giudizio con l’accusa di molestie. Dovrà comparire il prossimo 11 gennaio di fronte al giudice Alessandro Dal Torrione.