
A soli 19 anni ha già collezionato denunce e condanne penali per vari reati, dal possesso di armi e di droga alla rapina, reato quest’ultimo per il quale il Tribunale dei minori di Firenze lo ha condannato a 1 anno e 6 mesi. Adesso la magistratura di Lucca dopo aver chiuso le indagini è pronta a chiedere per lui il rinvio a giudizio per furto, ricettazione, violazione di domicilio, furto e minacce aggravate per un episodio avvenuto in città l’inverno scorso.
Il giovane inquieto, lucchese doc, secondo gli inquirenti, si sarebbe recato sotto casa di un presunto rivale in amore in centro città, dopo avergli telefonato più volte per chiedergli conto di alcuni atteggiamenti avuti con la sua fidanzata che non gli erano affatto piaciuti, sempre stando alla ricostruzione degli investigatori.
Il ragazzo al rifiuto di un incontro era andato sotto casa sua e avrebbe preso a calci la porta d’ingresso sparando alcuni colpi con una pistola ad aria compressa e, non riuscendo ad entrare in casa, avrebbe spaccato alcune finestre dell’abitazione del suo coetaneo, ritenuto un rivale e anche un nemico. Il ragazzo, chiuso in casa impaurito, aveva poi chiamato prima la madre e poi il 113, anche perché nel frattempo l’indagato continuava a urlare minacce nei suoi confronti dall’esterno. La polizia, intervenuta sul posto lo ha bloccato, insieme a un suo complice minorenne, e gli ha sequestrato la pistola e le munizioni e anche un cellulare di ultima generazione, risultato poi rubato pochi giorni prima ad un altro ragazzo, al quale aveva addirittura chiesto soldi per la restituzione (ma su questa ultima ipotesi di reato sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi).
Tutti i reati attualmente contestati all’indagato sono aggravati dalla recidiva. Ma in realtà quello che preoccupa è proprio la giovane età dell’indagato, che adesso dovrà decidere se continuare ad avere guai con la giustizia o provare a cambiare vita.
Vincenzo Brunelli