
Effettuava interventi estetici sulle sue pazienti, tra Lucca e Viareggio, senza averne titolo. Gli inquirenti dopo aver chiuso le indagini sono pronti a chiedere il rinvio a giudizio per esercizio abusivo della professione medica nei confronti di un medico di 51 anni, originario di Soverato ma operante in provincia di Lucca.
Per anni il finto chirurgo estetico, sempre secondo l’accusa, avrebbe rimodellato i visi delle donne che si rivolgevano a lui, praticando iniezioni di botulino, acido ialuronico, riduzione delle macchie cutanee e delle rughe, infiltrazioni per aumentare il volume delle labbra, utilizzando sempre strumenti idonei all’esercizio dell’attività che però, per gli inquirenti, non avrebbe affatto potuto svolgere, perché per tali interventi occorre essere un medico chirurgo o un medico specializzato in chirurgia estetica. Ora dovrà difendersi dalle accuse formulate ufficialmente dai giudici lucchesi che coprono un arco temporale che va dal 2010 fino al mese di febbraio scorso. Insomma per l’accusa l’uomo avrebbe tranquillamente esercitato l’attività medica per ben 8 anni senza averne l’abilitazione. Per chiarire meglio: qualunque laureato in medicina e chirurgia può liberamente definirsi chirurgo estetico, ma non specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva che solo un percorso universitario, di ben 5 anni, può abilitare. Ma in ogni caso bisogna essere laureati in medicina e abilitati alla professione. Le indagini erano partite l’inverno scorso seguendo alcune segnalazioni ricevute da alcune ex pazienti del finto medico. Da lì non era stato difficile per gli investigatori risalire all’assenza dei titoli necessari e obbligatori per legge per svolgere le attività nei due centri estetici in cui lavorava. La prossima tappa dell’ier giudiziario si svolgerà davanti al gup del Tribunale cittadino per le richieste dell’accusa e per ascoltare i legali dell’indagato.
Vincenzo Brunelli