Capannori, confermata condanna a 8 anni per pusher

28 agosto 2018 | 11:34
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Capannori, confermata condanna a 8 anni per pusher

Confermata la condanna a 8 anni di reclusione e 40mila euro di multa per Arturo Storico, residente a Capannori, che era rimasto coinvolto in una maxi-operazione della Dda di Napoli per spaccio di sostanze stupefacenti. L’imputato era stato condannato sia in primo grado a Lucca che in secondo grado a Firenze per plurimi episodi di spaccio di cocaina in Versilia. L’inchiesta originaria ipotizzava per altri imputati anche l’associazione di stampo mafioso perché la vendita di cocaina (e altri reati tra cui le estorsioni) per gli inquirenti avveniva per conto di alcuni tra i più feroci clan di camorra dell’epoca e non solo.

Secondo gli inquirenti, in particolare, nell’ambito della complessa attività criminale, ad occuparsi delle estorsioni erano le famiglie Iovine, prima, e Russo, poi: la polizia ha ricostruito numerosi episodi, di cui sarebbero stati vittime soprattutto imprenditori del settore edile, residenti in Versilia. Le richieste variavano dai 3mila ai 10mila euro, mentre in una occasione sarebbero stati raggiunti anche i 40mila euro di ‘pizzo’. Dalle indagini della polizia, svolte in numerose località del territorio nazionale, è emerso infatti che un gruppo di imprenditori provenienti dalla zona di Gricignano d’Aversa, in provincia di Caserta, ma da oltre 30 anni in Toscana, in particolare in Versilia, erano ormai diventati un punto di rifermento per gli affari illeciti del clan dei Casalesi, in particolare delle famiglie camorristiche Schiavone, Iovine e Russo. L’indagine iniziata 4 anni fa ad ampio raggio ipotizzava un giro di estorsioni e traffico di sostanze stupefacenti che arrivavano in Toscana a cadenza settimanale, per poi essere spacciate da persone vicine al clan o sotto il loro controllo. I reati contestati a vario titolo sono infatti il traffico di stupefacenti e le estorsioni, aggravate dal metodo mafioso. Oltre alle estorsioni, i Casalesi arrestati sono accusati di aver gestito anche un traffico di cocaina dal Casertano alla Toscana. Alcuni di loro, inoltre, sono risultati coinvolti anche in una rapina a Pontedera ai danni di un furgone portavalori della Securpol il 18 giugno 2012 in cui fu gravemente ferito un testimone che tentò l’inseguimento dei malviventi. La suprema Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso per Arturo Storico e ha confermato la condanna aggiungendo anche 2mila euro di spese processuali.

Vincenzo Brunelli