
Falsari in Lucchesia? Un’indagine è in corso per appurarlo. Sono state infatti già sequestrate dalle fiamme gialle 207 banconote false e la procura di Lucca ha aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti. Alcuni mesi fa la Banca d’Italia aveva effettuato la segnalazione, obbligatoria per legge, al comando provinciale di Lucca perché le banconote false risultavano provenire da istituti di credito cittadini. I vari dipendenti delle banche avevano ritirato le banconote inviandole, per sospetta falsità, a Bankitalia che ha una sezione di controllo ad hoc per tutti i casi simili. L’unica che può sancire ufficialmente la falsità delle banconote.
Accertata ufficialmente la falsità delle banconote e la provenienza la Banca d’Italia ha dovuto inviare ufficiale segnalazione alle fiamme gialle lucchesi che hanno poi redatto l’informativa per i giudici cittadini. Gli inquirenti hanno quindi aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti per spendita e introduzione di denaro falsificato. La moneta falsa risulta ritirata a Lucca tra maggio e agosto dello scorso anno. La lunga trafila burocratica si è conclusa dopo alcuni mesi e alle fiamme gialle non è restato che segnalare il reato ad opera di ignoti. Difficile comunque risalire all’identità di chi ha consegnato, nei vari istituti di credito cittadini, le banconote anche perchè a loro volta potrebbero esserne venuti in possesso inconsapevolmente. Si tratta di 3 banconote da 200 euro, dieci da cento euro, 62 da 50 euro e 132 da 20 euro. Anche ai più esperti può succedere di non riuscire a riconoscere nell’immediato una banconota falsa da una regolare. I falsari poi sono sempre al lavoro e fidarsi solo del proprio tatto o esperienza non basta. Solo alcune macchinette elettroniche posso fornire la sicurezza necessaria di trovarsi di fronte a moneta autentica. Massima attenzione sempre.
Vincenzo Brunelli