Telecamere contro bulli e pusher a scuola

18 settembre 2018 | 16:31
Share0
Telecamere contro bulli e pusher a scuola

Lotta al bullismo nelle scuole e allo spaccio di stupefacenti anche con la videosorveglianza, nel solco però di un percorso di prevenzione, con controlli ma anche con la sensibilizzazione e la formazione continua di studenti, docenti, dirigenti e collaborazione con le forze dell’ordine. Parte così la task force di istituzioni e forze dell’ordine. Si è riunito oggi (18 settembre) in Prefettura, in coincidenza con la settimana d’inizio dell’anno scolastico, il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Maria Laura Simonetti, con la partecipazione dei vertici provinciali delle forze di polizia, di un delegato della sezione polizia postale e delle comunicazioni, del direttore dell’ufficio scolastico territoriale, Donatella Buonriposi, e di rappresentanti della Provincia di Lucca e delle amministrazioni dei Comuni sedi di istituti di istruzione secondaria superiore.

Oggetto di approfondimento congiunto, l’attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi delle scuole e, più in generale, i fenomeni di devianza che possono riguardare la comunità scolastica quali, oltre al consumo di droghe, bullismo e cyberbullismo: tutte tematiche oggetto della direttiva del Ministro dell’Interno del 26 agosto scorso ‘Scuole Sicure’, che ha incoraggiato l’intensificazione di ogni forma di interlocuzione in tema tra organi competenti dello Stato e amministrazioni locali, anche in vista di una successiva calendarizzazione di mirati servizi di controllo da parte delle forze di polizia. Dal prefetto Simonetti è venuto innanzitutto un forte richiamo “a mantenere alta l’attenzione – ha detto – sul fronte della vigilanza nelle aree più prossime alle scuole, dove il fenomeno dello spaccio è stato fortemente ridimensionato grazie all’impegno già profuso. Tornerà sempre più utile ricorrere pure a sistemi di videosorveglianza e alle nuove possibilità offerte dal decreto legge 14/2017, convertito nella legge 48/2017, che ha introdotto alcuni importanti strumenti preventivi, tra i quali la facoltà, rimessa ai Regolamenti comunali, di inserire tali aree tra i siti per i quali è consentita l’applicazione del daspo urbano”. Di recente, ha rappresentato l’assessore alla sicurezza Francesco Raspini, di questa prerogativa si è avvalso proprio il Comune di Lucca in sede di emanazione del nuovo regolamento di polizia urbana. Più in generale, dal Questore, dai carabinieri e dalla guardia di finanza è stata assicurata disponibilità ad intrattenere forme di interlocuzione sulle tematiche oggetto di direttive ministeriali ad ogni livello, anche con i dirigenti scolastici.
Dopo un “giro di tavolo” in cui i rappresentanti delle amministrazioni comunali hanno fornito ragguagli sulle diverse situazioni locali, la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Buonriposi ha sottolineato l’impegno del suo ufficio e di tutti i dirigenti scolastici per “fronteggiare fenomeni che, se non hanno raggiunto nella provincia di Lucca dimensioni allarmanti, sono pur presenti e non possono essere sottovalutati”.
“Comportamenti devianti come il consumo di droghe e il bullismo possono essere tenuti sotto controllo, nelle scuole, con sistemi di videosorveglianza ma anche – si legge in una nota della prefettura – , ove questi non siano ancora disponibili, con una costante attenzione dei dirigenti scolastici e dei professori e con la collaborazione delle famiglie e degli stessi studenti. Si tratta di fenomeni latenti che emergono apertamente soltanto quando giungono all’apice e si concretizzano in episodi eclatanti, che è necessario prevenire con sufficiente anticipo”.
È stata anche annunciata, sui temi del bullismo e del cyberbullismo e nella stessa ottica, la prossima sottoscrizione di un protocollo di educazione alla cittadinanza responsabile tra ufficio scolastico territoriale e dirigenti scolastici, alla quale sono stati invitati a presenziare prefetto e forze di polizia.
Essenziale il contributo di altre amministrazioni coinvolte, come la Provincia, che negli ultimi anni ha portato avanti progetti di studio sulle dipendenze e sulla devianza, a disposizione di tutti. Sempre sul fronte della prevenzione, la polizia postale e delle comunicazioni ha confermato di voler proseguire, d’intesa con l’Ufficio scolastico territoriale, in iniziative di informazione e sensibilizzazione rivolte a studenti e famiglie, nelle quali vengono evidenziati non solo i rischi derivanti dai facili contatti che possono essere intrattenuti in rete con sconosciuti e dall’incauta diffusione di dati personali, video e foto, ma anche le responsabilità, pure penali, derivanti dalle diverse forme di cyberbullismo, non sempre percepite pienamente come tali.