
Un movimento spontaneo di sdegno e di condanna delle aggressioni e violenze che si sono verificate in città, dal giovane attività di sinistra in via dei Borghi, pestato nella notte tra sabato e domenica scorsi e le due tifose aggredite dopo la partita Lucchese – Arezzo domenica sera.
Per questo è nata l’idea di un presidio che è stato fissato per venerdì prossimo (21 settembre) alle 18,30 in piazza San Giusto.
“Di fronte agli ultimi casi di violenza che si sono registrati in città – spiegano i promotori – le cittadine e i cittadini lucchesi si mobilitano”.
Sugli ultimi episodi e sulle prese di posizione che ne sono seguite interviene duramente Palp Lucca: “Difficilmente sarebbe potuta accadere altrove la serie di eventi che in questi giorni hanno affollato le pagine di cronaca dei giornali locali”.
“Sabato 15, Forza Nuova apre una nuova sede appena fuori dalle mura, portando a 4 (ma presto 5) la conta delle sedi di movimenti nazifascisti nella sola piana – prosegue la nota – Una trentina i partecipanti all’inaugurazione (tra cui non più di una manciata di lucchesi), protetti da un imponente dispiegamento di polizia e carabinieri il cui numero superava di gran lunga i militanti dell’organizzazione di ultradestra. Niente di straordinario nella culla nera della Toscana, dove i movimenti neofascisti da decenni prosperano monopolizzando la curva e la tifoseria della Lucchese. Alcune ore dopo – si legge ancora nella nota di Palp -, un ragazzo di 25 anni viene aggredito per le strade cittadine da alcuni noti fascisti locali. 3 contro 1, di notte, senza una ragione. Al ragazzo, durante il sanguinoso pestaggio, viene rotta la mandibola in due punti”.
Qualche ora dopo il nuovo episodio. “Al termine della partita Lucchese-Arezzo, una automobile con a bordo 3 donne aretine (tra cui una 77enne) viene assaltata da una dozzina di ultras della Lucchese, bardati in nero e col volto travisato. La macchina viene presa a sprangate e catenate, i cristalli espolodono ferendo le donne all’interno, le quali solo grazie alla freddezza di una di loro riescono a fuggire dalla squadraccia impazzita. Dopo tutto ciò puntuale arriva la solidarietà del sindaco Tambellini, che nell’esprimere il più profondo rammarico per i recenti episodi riesce nella non facile impresa di non citare neanche in un punto le parole fascismo o squadrismo. Anche su questo fronte nessuna sorpresa da parte di una amministrazione che si scopre antifascista solamente in campagna elettorale e che nel resto del tempo preferisce nascondere il problema dello squadrismo lucchese sotto il tappeto, lasciando campo libero al prosperare dei movimenti neonazisti in città”.