Volontari aggrediti, governatore: più tutele

19 settembre 2018 | 13:25
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Volontari aggrediti, governatore: più tutele

I volontari della Misericordia di Borgo a Mozzano corrono giornalmente rischi negli interventi di emergenza. Ne hanno corsi anche l’altra notte a Chifenti, durante l’episodio al termine del quale è finito in manette uno straniero che aveva aggredito i carabinieri. Anche i volontari hanno subito calci e sputi in faccia. A dirlo è il governatore della Misericordia di Borgo a Mozzano, Gabriele Brunini, esprimendo “la propria preoccupazione per i rischi che corrono, in queste occasioni, i volontari della Misericordia e delle altre associazioni, che intervengono per aiutare il prossimo bisognoso e vedono messa a rischio la loro incolumità”.

“Nell’episodio avvenuto a Chifenti, infatti – prosegue Brunini – ad essere colpiti con sputi in faccia e calci sono stati anche i volontari della Misericordia, intervenuti con l’ambulanza medicalizzata inviata dalla centrale del 118. L’equipaggio era composto da tre volontari (un autista e due soccorritori) oltreché dal Medico del 118.  una delle volontarie è dovuta ricorrere, addirittura, agli accertamenti del Pronto Soccorso, a scopo cautelativo, visti gli sputi ricevuti in faccia e in bocca. Anche un altro volontario della Confraternita borghigiana è stato colpito da un calcio, fortunatamente senza conseguenze”.  
Le preoccupazioni del governatore riguardano questo tipo di interventi, che oltreché sanitari e sociali, investono anche la sfera dell’ordine pubblico, con conseguenze evidenti per la sicurezza delle persone coinvolte. Le perplessità del governatore sono riferite in particolare al fatto che il giovane, che aveva dato in escandescenze, sia pure “sedato”, è stato trasportato sull’ambulanza ammanettato.
“E’ evidente – conclude il Governatore Brunini -, che i protocolli di intervento in questi casi, hanno bisogno di essere rivalutati, con riferimento alla sicurezza ed alla tutela di tutte le persone coinvolte. Per il mio ruolo sono in obbligo di tutelare, per primi, i generosi volontari della mia associazione”.