
E’ stato sorpreso dal direttore della Bama Spa, mentre cercava di trafugare le monete dalla macchinetta del caffè all’interno del reparto produzione della nota azienda di Marginone, ad Altopascio, presa di mira già due volte dai ladri di spiccioli fra il luglio e l’agosto scorsi. Dopo un breve inseguimento e una colluttazione è stato bloccato dai carabinieri di Altopascio che lo hanno arrestato: in manette è finito Mirko Orlandi, 33 anni, lucchese ma residente in provincia di Pistoia. A lui i carabinieri contestato la tentata rapina impropria, le lesioni e resistenza a pubblico ufficiale ma anche di aver fornito false generalità.
Secondo infatti quanto appreso, il rapinatore si è fatto passare, inizialmente per il fratello ma l’inganno è stato presto svelato dagli investigatori che hanno allungato la lista dei capi d’accusa. Questa mattina (1 ottobre) Orlandi, difeso dall’avvocato Alessandro Mencarelli di Pistoia, già noto alle forze di polizia, è comparso di fronte al giudice per essere processato con il rito direttissimo. L’avvocato ha chiesto e ottenuto i termini a difesa, ma nel frattempo il giudice ha disposto nei confronti del 33enne gli arresti domiciliari.
Secondo quanto è stato ricostruito dall’accusa, il 33enne sarebbe entrato in azione attorno alle 22 di sabato sera (29 settembre). In azienda si trovavano il direttore e due dipendenti che erano passati per controllare che tutto fosse a posto, temendo di subire qualche altro furto visti i precedenti dell’estate. E’ stato proprio in quel frangente che il ladro si è introdotto forzando una porta antipanico nel settore produttivo dell’azienda, introducendosi all’interno. Scoperto così dal titolare, è stato visto uscire di corsa dall’azienda. Mentre veniva dato l’allarme ai carabinieri, il titolare si è messo al suo inseguimento, riuscendo a raggiungerlo. L’uomo, a quel punto, vistosi braccato ha reagito e ha colpito il direttore della Bama, procurandogli contusioni ad un braccio giudicate guaribili in pochi giorni. Anche uno dei militari intervenuti ci ha rimesso qualche ferita, giudicata guaribile in 5 giorni dai medici del pronto soccorso di Lucca dove si è fatto poi medicare. L’arrestato è stato condotto nella cella di sicurezza in caserma e questa mattina è stato condotto in tribunale. Ora dovrà attendere ai domiciliari la prossima udienza del processo.
r.s.