Incendio sul Serra, la paura dei residenti

1 ottobre 2018 | 10:39
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Incendio sul Serra, la paura dei residenti
Incendio sul Serra, la paura dei residenti
Incendio sul Serra, la paura dei residenti
Incendio sul Serra, la paura dei residenti
Incendio sul Serra, la paura dei residenti
Incendio sul Serra, la paura dei residenti

Dopo una notte di paura, una giornata di ansia per i residenti e di superlavoro per vigili del fuoco e personale Aib. Per fortuna, in questo frangente è il caso di dirlo, in aiuto è arrivata la pioggia. Ma fino al tardo pomeriggio hanno continuato ad operare anche i Canadair e soltanto alle 17 hanno dovuto fare rientro a causa delle condizioni metereologiche, lasciando in azione comunque elicotteri e personale anticendio via terra a fronteggiare il rogo che da stanotte ha riportato l’incubo di fuoco sul monte Serra è stato circoscritto. In fumo però sono andati circa 24 ettari di bosco. Servirà purtroppo un’altra notte di lavoro per evitare che riprendano focolai e soprattutto perché l’area lambita dalle fiamme venga completamente bonificata. Secondo le prime testimonianze dei residenti, l’incendio si è propagato dopo un forte fulmine che si è abbattuto proprio nei boschi a pochi metri dalle abitazioni. Un’ipotesi, visti i recenti e drammatici avvenimenti, ancora tutta da verificare. Un autunno amaro infatti quello di quest’anno che dopo il disastroso incendio avvenuto esattamente una settimana fa nella provincia di Pisa oggi ha visto scomparire dal monte Serra almeno altri 10 ettari di bosco facendo tremare anche noi lucchesi. Un rogo, quello di oggi, che si è propagato in pochi minuti facendo svegliare anche i residenti delle località vicine che hanno sentito lo scoppiettare delle fiamme e il forte odore di fumo.

Mobilitata anche la protezione civile comunale e il sindaco di Capannori, Luca Menesini che ha svolto sopralluoghi nelle aree colpite per verificare di persona la situazione. “La pioggia ha aiutato ma non basta”, spiegava nel pomeriggio. Ancora in azione un elicottero e circa 12 squadre a terra.
Sono stati attivati due escavatori per riuscire a delimitare la zona prima della notte, creando una sorta di trincea per arginare le lingue di fuoco.
I vigili del fuoco, la Protezione civile e i volontari resteranno al lavoro per bonificare la zona e scongiurare la ripresa di focolai tutta la notte fino a domani mattina.
“Si continua a lavorare senza sosta – ha spiegato il sindaco – per salvare più bosco possibile, patrimonio di tutti”.
A parlare fra i primi abitanti della zona è Rodolfo Vitrano, residente a Pieve di Compito in località Michelucci, che parla apertamente dell’ipotesi fulmine: “Stanotte – dice – intorno alle 3,30, dopo un forte fulmine la vicina di casa è venuta a svegliarmi accorgendosi del fuoco dietro le nostre abitazioni. Ho avvertito immediatamente i vigili del fuoco di quanto stava accadendo e sono arrivati per i primi interventi. L’incendio si è propagato subito dopo il fulmine, ma dopo tutto quello che è successo non me la sento di escludere altre ipotesi”.
Della stessa opinione anche alcuni abitanti delle località limitrofe che questa mattina sono stati svegliati dal fumo e dai canaider sopra le case: “Io vado a correre ogni mattina alle 5 – ha detto Giovanni, residente a San Ginese – quando sono uscito di casa ho visto il monte pieno di fiamme. Mi sono detto: ‘bastardi, ci risiamo’. Qualche ora fa ho letto che potrebbe essere stato un fulmine a creare il rogo ma non riesco a crederci, mi dispiace”.
“Un incendio dopo una settimana esatta dall’altro, sarà stato anche un fulmine come dicono ma la paura dei piromani è sempre tanta – ha detto Maria – Da casa mia si sente il rumore degli alberi mangiati dal fuoco, fa impressione. Prima o poi ci toccherà scappare se si continua così”.
“Avevo le fiamme praticamente in casa – ha detto Giulia, sempre residente a San Ginese – non sono più riuscita a chiudere occhio dalla paura. Fa male vedere il bosco andare in fumo così, fa male vedere soprattutto che anche la natura riesce a fare danni. Ci ha pensato già abbastanza l’uomo i giorni scorsi”.
“Per fortuna l’allerta meteo è arrivata davvero – ha detto Luigi che insieme ad alcuni amici è venuto addirittura da Verciano per rendersi conto della situazione – Stamattina mi sono trovato la cenere in casa, non ci volevo credere. C’è da dire che i vigili del fuoco stanno facendo un lavoro lodevole”.
Sul posto, infatti, sono intervenuti subito i vigili del fuoco, presenti sulle colline del Capannorese con otto squadre, e i volontari a terra (20 squadre, un’altra decina in arrivo inviata dalla sala operativa regionale), come già annunciato è stato chiesto l’invio di mezzi nazionali ed elicotteri che sono arrivati in mattinata per coadiuvare e accelerare le operazioni di spegnimento. Il primo Canadari è arrivato questa mattina intorno alle 8,15, l’altro è arrivato circa un’ora dopo. In azione anche due elicotteri della flotta regionale che ancora adesso stanno sorvolando i cieli sopra le colline ricaricando i secchielli al vicino lago della Gherardesca.
Intanto a terra stanno operando anche squadre di volontariato dirottate dall’incendio Calci. Altre squadre sono in arrivo anche dalle province limitrofe. Rinforzi per i vigili del fuoco sono arrivati anche dai comandi di Pisa e Livorno.
Sul posto, fin dalle prime ore di questa mattina, anche il sindaco di Capannori Luca Menesini. “Il fuoco – spiega – è partito da località Michelucci e il vento l’ha spostato verso ovest. La parte bassa, vicino alle case, è sotto controllo. Vigili del fuoco, protezione civile, polizia municipale e volontari tutti al lavoro per domare le fiamme”.
Preoccupazione anche per i genitori degli studenti della scuola media Don Aldo Mei di San Leonardo che però è stata ritenuta fuori pericolo: “La scuola è tranquilla – ha risposto il sindaco – Nel parcheggio c’è l’area operativa perché è comoda, c’è spazio”. Come annunciato l’allerta pioggia dovrebbe proseguire fino alla mezzanotte di questa sera. Un po’ di ottimismo per quella che è stata un’altra giornata di paura e che, purtroppo, per adesso non riesce ancora a vedere la fine del rogo.

Le foto di Matteo Moriconi

Giulia Prete