
Saranno processati per turbata libertà degli incanti i tre ex dirigenti della Impec costruzioni Spa e l’ex consulente di Gaia spa, accusati di aver cercato di condizionare una gara d’appalto da quasi 2 milioni di euro per la realizzazione della terza vasca del depuratore di Querceta. Questo almeno ipotizza l’accusa, che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per i 4 imputati.
Lucio Pezza ha chiesto di essere giudicato col rito abbreviato che sarà celebrato il 3 aprile. È suo il progetto definitivo messo poi a bando da Gaia spa. Gli altre tre imputati, Francesco De Ruggiero, Achille Taglialatela e Rosario Amalfi, saranno giudicati col rito ordinario e dovranno comparire in aula il prossimo 25 gennaio. A monte del procedimento giudiziario la gara d’appalto per la predisposizione della progettazione esecutiva e nell’esecuzione di tutti i lavori e forniture necessari al potenziamento dell’impianto di depurazione in località Querceta, nel Comune di Seravezza in conformità al progetto definitivo approvato dal committente Gaia spa, ente gestore del servizio idrico integrato. A seguito dell’indagine della magistratura la ditta è stata poi estromessa dalla gara.
Per gli inquirenti grazie all’accordo tra gli imputati la ditta sarebbe riuscita ad ottenere inizialmente il massimo punteggio tra i partecipanti al bando del 2015. Il progetto prevede un investimento di circa due milioni di euro finalizzato alla realizzazione di una nuova linea di trattamento biologico dei fanghi e di un ulteriore sedimentatore secondario. Obiettivo aumentare di circa il 40 per cento la potenzialità dell’impianto, passando da 33mila a 47500 abitanti equivalenti, distribuiti su un territorio che abbraccia i Comuni di Seravezza, Pietrasanta, Forte dei Marmi e Montignoso. Attualmente il depuratore di Querceta serve 12500 abitanti equivalenti nella stagione invernale, che salgono a 33mila in quella estiva.
Il prossimo anno l’inizio dei processi per i 4 imputati.
Vincenzo Brunelli